570 volte Zanetti: “Difficoltà, vittorie e quando lasciai la fascia a Ronaldo”
Una “Prima Serata” speciale per un uomo speciale: una puntata interamente dedicata ad Javier Zanetti ed alle sue 570 presenze in Serie A quella andata in onda di ieri sera su Inter Channel. 570 presenze, tutte in nerazzurro, che gli permettono di raggiungere Dino Zoff e di puntare al suo ex compagno Gianluca Pagliuca fermatosi a quota 592.
“Sono numeri importanti, ma soprattutto raggiungere una leggenda del calcio mondiale come Zoff è motivo di orgoglio” dice il capitano emozionato e quasi non ci crede che sia riuscito a raggiungere un traguardo così importante: “Quando abbiamo festeggiato 400 presenze con l’Inter sembrava già impossibile, ora sono quasi il doppio“.
Una vita trascorsa all’Inter con il cuore nerazzurro che gli batte in petto, una vita di ricordi, di gioie e dolori che ripercorre con la memoria: “Questa è la mia casa ed essere il capitano di questa squadra è una cosa straordinaria. Ricordo la prima fascia che poi lasciai a Ronaldo per un periodo d’accordo con la società perché era in un momento molto difficile ed aveva bisogno di tutti gli stimoli possibili per riprendersi e ritornare ad essere utile alla squadra” dice Zanetti.
Ma quando riprese la sua fascia, poi non la lasciò più e con quel simbolo al braccio ha vissuto i momenti più belli della sua storia interista: “Con la fascia al braccio ho alzato i trofei più importanti della storia moderna dell’Inter, ma con la fascia ho anche attraverso i momenti difficili, quando le vittorie non arrivavano, però non è mai stata un problema, anche quando non si vinceva mi piaceva avere la responsabilità, metterci la faccia”.
Capitano, simbolo di fedeltà e grande uomo che non si tira indietro nelle difficoltà, ma anzi vi trova nuovi stimoli e motivazioni: “Le difficoltà aiutano a crescere e a migliorare. Io sono cresciuto e migliorato nelle difficoltà, qui, insieme all’Inter”.
Solo un aggettivo resta per questo giocatore: indescrivibile!