20 Dicembre 2024

8 cose che (forse) NON hai visto in Inter-Udinese

Le curiosità emerse dalla gara di San Siro

Vittoria convincente dell’Inter in Coppa Italia contro l’Udinese. Il 2-0 di San Siro qualifica la squadra di Inzaghi ai quarti di finale, ma soprattutto lascia molte indicazioni positive al tecnico, che ha concesso tanto spazio a chi ha giocato meno fin qui.

Ci sono, in generale, alcune curiosità nell’Inter che forse non tutti hanno notato, con diverse prestazioni individuali degne di nota e che potrebbe fornire spunti di riflessioni interessanti per il prosieguo della stagione. Eccone otto:

1) L’Udinese non è stata irresistibile e dopo il primo gol si è spenta, ma la prestazione dell’Inter “2” è stata molto più incoraggiante rispetto ad altre uscite in passato. L’esempio più lampante che viene in mente è l’ampio turnover in casa del Benfica, che produsse uno 0-3 disastroso nel primo tempo. Ci sono ancora diverse cose da migliorare, come un possesso palla non scintillante, ma si sono viste anche soluzioni inedite, come un utilizzo più consistente del lancio lungo, che potrebbe tornare utili in futuro.

2) Martinez era all’esordio con la maglia dell’Inter, ma ha superato il test senza particolari difficoltà. La parata finale su Touré è stato il marchio splendente su una gara che lo ha visto quasi sempre coinvolto con i piedi. E lì il numero uno spagnolo ha brillato come ci si poteva aspettare: 12 lanci riusciti su 14, meglio della media di Sommer, che si aggira intorno al 60%.

3) Bisseck è stato proposto come perno centrale della difesa a 3. Un esperimento che si può ripetere, ma per il quale c’è bisogno di molto lavoro. Il tedesco ha commesso un paio di sbavature nel duello con Lucca, ma nel complesso ha tenuto bene fisicamente, mostrando una buona personalità.

4) Bijol era il grande osservato in casa Udinese. L’Inter lo ha dato tempo nel suo taccuino, ma la prestazione di San Siro non ha di certo fatto salire le sue quotazioni. Lo sloveno è uscito al termine del primo tempo e ha delle responsabilità sul primo gol, quando non legge bene il taglio di Arnautovic.

5) Dopo alcuni spezzoni di gara, ieri si è rivisto in campo Buchanan in modo consistente per la prima volta dall’infortunio. Si vedeva che il canadese sentisse molto la pressione di questo test, con la voglia di lasciare il segno. Questo lo ha spesso portato a prendere scelte troppo ambiziose con il pallone, cercando dribbling eccessivamente ambiziosi in zone sbagliate.

6) Giudicare la partita di Taremi non è facile. Se l’iraniano avesse fatto gol si sarebbe tutto risolto, nonostante la sua incidenza sul match rimane (suo il recupero palla e l’assist sull’1-0). La stranezza dell’attaccante nerazzurro risiede proprio nel suo stile di gioco: si vede che è insofferente per il gol, eppure sembra sempre che la sua prima opzione sia l’assist al compagno invece che il tiro in porta. Una generosità encomiabile, ma che lo sta penalizzando un po’ a livello realizzativo

7) Il gol lo ha trovato Marko Arnautovic, e ne aveva tremendamente bisogno. Il suo futuro all’Inter è molto discusso, tanto che ne ha parlato lo stesso giocatore dopo la gara, ma la prestazione di ieri può lanciare segnali incoraggianti anche per un futuro in nerazzurro.

8) Correa non ha giocato nemmeno un minuto: è tornato nuovamente ai margini della rosa? No. Come spiegato da Inzaghi nel post-partita, l’argentino aveva subito un colpo in allenamento e ha preferito non rischiarlo in Coppa Italia.