“Inizialmente volevo andare via, poi parlai con Josè e mi sarei buttato nel fuoco per lui”. In questa frase di Dejan Stankovic è descritto tutto ciò che ha simboleggiato per il popolo nerazzurro; un popolo che lo ha accolto alla grande nel gennaio del 2004 e che ha cominciato ad amarlo negli anni di Roberto Mancini allenatore.
Proprio Mancini, infatti, che lo aveva reso un calciatore completo alla Lazio, ne sfruttò tutte le potenzialità nella sua era nerazzurra, costellata di scudetti e Coppe Italia. L’addio del Mancio e l’arrivo di Mourinho avevano messo in dubbio la sua permanenza nerazzurra, addirittura con la Juve alla porta, ma lo Special One capì che uno come il Drago, che oggi spegne 42 candeline, non è facile da rimpiazzare.
Con l’Inter Stankovic ha messo a segno 42 reti in 326 partite. 42, proprio come gli anni che compie oggi, che evidenziano l’inesorabile scorrere del tempo ma che non scalfiscono l’amore che i tifosi hanno sempre provato per lui.
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