Accadde Oggi – 12 settembre: tanti auguri Yuto Nagatomo, il primo giapponese nella storia dell’Inter
L'esterno nipponico compie quest'oggi 34 anni, di cui sette passati in maglia nerazzurraIl suo non è mai stato un nome altisonante anzi, ha spesso diviso l’opinione pubblica nerazzurra che in quegli anni sperava di vedere risultati migliori. Vuoi la sua cultura del lavoro o le sue origini orientali, ma Yuto Nagatomo la maglia dell’Inter l’ha sempre sudata, diventando però spesso capro espiatorio dell’intera squadra. Oggi, 12 settembre, Yuto compie 34 anni, di cui sette passati all’Inter.
Giapponese, Yuto ha esordito nel suo Paese arrivando poi in Italia a Cesena, con il quale esordisce in Serie A il 28 agosto 2010 nello 0-0 contro la Roma. Arriva all’Inter all’indomani delle brillanti prestazioni offerte durante la trionfale Coppa d’Asia 2011, vinta dal suo Giappone, voluto dall’allenatore Leonardo, diventando così il primo nipponico della storia del club. Debutta il 6 febbraio 2011 nel secondo tempo dell’incontro vinto in casa 5-3 contro la Roma e il successivo 6 marzo segna il primo gol in Italia nel 5-2 contro il Genoa. A giugno 2011 alza la Coppa Italia, ultimo trofeo vinto dall’Inter. Negli anni successivi diventa titolare inamovibile, vincendo anche il premio come miglior giocatore d’Asia del 2013. Proprio la stagione 2013-2014 è la sua migliore in maglia nerazzurra, è il difensore più prolifico della Serie A con 5 gol e il 22 dicembre 2013 indossa per la prima volta la fascia di capitano dell’Inter. Da lì in poi comincia un calo nel suo utilizzo, prima da parte di Mancini, che lo relega in panchina, e poi da Spalletti. E’ così che si traferisce prima al Galatasaray e poi, qualche settimana fa, al Marsiglia. Nagatomo ha chiuso la sua carriera nerazzurra segnando in totale, tra campionato e coppe, 11 gol e fornendo 18 assist.
Un giocatore che, seppur non dotato di enormi capacità tecniche e fisiche, ha sempre cercato di onorare la maglia del club, in quegli che sono stati gli anni più bui degli ultimi dieci anni. Molti gli attestati di stima nei suoi confronti da parte di colleghi ed ex compagni che mantengono un bel ricordo di lui. E in fondo in fondo, forse, anche noi tifosi. Tanti auguri, Yuto.
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