La sciagurata avventura di Frank De Boer sulla panchina dell’Inter durò solamente 84 giorni, dal 9 agosto 2016, giorno del suo sbarco a Milano, al primo novembre. In mezzo tanti risultati negativi dovuti anche alla difficoltà del tecnico di trasmettere la propria impronta e idea di calcio. In 14 partite l’Inter subì 7 sconfitte passando in svantaggio per 10 volte, mentre sono stati due i pareggi e solo cinque le vittorie. Tra queste però ce n’è stata una che ne De Boer ne i tifosi potranno mai dimenticare, quella in rimonta contro la Juventus il 18 settembre 2016. L’Inter arriva al match reduce dalla figuraccia europea contro l’Hapoel Beer Sheva, mentre la Juventus giunge a San Siro forte del primo posto in classifica dopo tre giornate. Due squadra totalmente agli estremi.
La partita è subito accesa, viva. La Juventus prova a imbucare la difesa nerazzurra, dall’altra Eder e Icardi provano a rendersi pericolosi. Di fatto in campo non si avverte nessuna differenza di mentalità. Il grosso però accade nel secondo tempo. Dopo una serie di brividi iniziali, al 21° la Juve la sblocca: scappa Alex Sandro a sinistra, traversone basso, Lichtsteiner anticipa Santon ed è gol. La rete non demoralizza però l’Inter che continua ad attaccare e a provarci. E’ un’Inter ricca, e al 23° la riporta subito in parità grazie alla rete di testa di Mauro Icardi su cross da calcio d’angolo.
La Juve soffre questa replica praticamente immediata, mentre l’Inter continua in un pressing asfissiante che si concretizza con un pallone strappato ad Asamoah appena fuori dall’area di rigore. Icardi con la palla tra i piedi prova prima una conclusione poi, vista l’impossibilità di calciare torna su se stesso e la deposita gentilmente con una trivela sulla testa di Ivan Perisic, da poco subentrato a Eder. Al 33° è sorpasso, 2-1. Nel finale il clima di San Siro è simile al carnevale di Rio. Una bolgia vera e propria, con 80.000 tifosi che incitano la squadra a resistere al forcing finale bianconero. Al 44° Banega viene espulso, e l’Inter gioca gli ultimi quattro minuti di recupero in dieci contro undici. Alla fine Tagliavento porta il fischietto alla bocca e decreta la fine del match. Una vittoria importante per l’Inter che sperava così di prendere il giusto slancio per rimettere in sesto l’inizio di stagione, cosa che purtroppo non avvenì.
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