Accadde Oggi – 23 gennaio 2000: Verona-Inter 1-2, Roberto Baggio entra e incanta il Bentegodi
Oltre al Divin Codino, subentrato a inizio ripresa, in gol anche Alvaro RecobaL’esito della stagione 1999/2000 dell’Inter disattese senza dubbio le premesse. Sfumato l’obiettivo Scudetto, corroborato da un importante mercato estivo – culminato nell’acquisto di Vieri per 90 miliardi – e dall’arrivo in panchina di Marcello Lippi, i nerazzurri si dovettero accontentare del quarto posto. Quarto posto che valse la qualificazione in Champions. Traguardo europeo raggiunto peraltro solo nello spareggio contro il Parma allo stadio Bentegodi di Verona. Una vittoria targata Roberto Baggio, proprio come avvenuto in un Verona-Inter di pochi mesi prima. E sempre sullo stesso palcoscenico.
Il 23 gennaio 2000, i nerazzurri guidati da Marcello Lippi scendevano in campo contro la formazione scaligera per la 18esima giornata della Serie A. Una partita complicata, con l’Inter reduce da 3 sconfitte consecutive in trasferta. E resa ancor più difficile quando Laursen, al suo primo gol in Serie A, al 35′ beffa Peruzzi con una bella girata. Dal primo minuto del secondo tempo però, Verona-Inter cambia faccia. Dal primo minuto del secondo tempo, è entrato Roberto Baggio.
Una stagione complessa quella del Divin Codino. Contrassegnata come fu dalle continue diatribe con Marcello Lippi e dal conseguente scarso utilizzo. Baggio è infatti in panchina, con l’Inter sotto di una rete, quando già durante il primo tempo viene chiamato dall’allenatore toscano, che gli preannuncia il prossimo utilizzo. Il suo ingresso sul terreno di gioco, segnò la svolta della gara. Per voglia, temperamento, classe e dinamismo.
Prima il bellissimo filtrante per Jugovic che provoca un rimpallo che finisce sui piedi di Recoba: sinistro e palla che si insacca alle spalle di Frey (47’). Poi il sigillo al 71’: ancora el Chino scatenato sulla sinistra che supera un paio di avversari, palla al centro per Baggio che da vero rapace di area di rigore, brucia sul tempo ad Apolloni e di destro butta dentro. Dirompente, immaginifico. Al triplice fischio viene portato in trionfo da Moriero.
Come in quel Verona-Inter, avrebbe dato ancora spettacolo, pochi mesi dopo su quel campo, prima di salutare definitivamente i tifosi interisti.