Temperamento, tenacia, attaccamento alla maglia. Esteban Cambiasso rappresenta l’archetipo dell’interismo, traghettatore e faro nei momenti meno felici e nelle vittorie. Tante, delle quali è stato protagonista assoluto. Tra le 430 presenze complessive in maglia Inter, condite da momenti più o meno felici, ce n’è una che viene ricordata per un episodio particolare, a suo modo unico.
Il 4 marzo 2012 Cambiasso scendeva in campo a S. Siro per Inter-Catania. Una partita non banale, considerato come gli uomini di Ranieri arrivarono alla gara – durante la partita i nerazzurri raggiunsero il record storico negativo relativo al maggior numero di minuti senza segnare reti, 542′. L’Inter era infatti reduce da ben 5 sconfitte consecutive tra campionato e Coppe. Ranieri, che aveva sostituito Gasperini, in bilico e a forte rischio esonero.
Le aspettative di riscatto, sembrano disattese già al termine del primo tempo: il Catania è infatti in vantaggio di due gol grazie alle reti messe a segno da Gomez (16’) e Izco (38’). Inter-Catania pare quindi definitivamente compromessa, fino al momento della svolta, caratterizzato da due cambi. Al sedicesimo minuto del secondo tempo infatti Ranieri sostituisce Palombo e Cambiasso rispettivamente con Poli e Obi. Per l’argentino – alla prima sostituzione dell’anno – bordata di fischi al momento dell’uscita dal terreno di gioco. Il Cuchu si accomoda in panchina, ma non riesce a trattenere le lacrime: prima si copre testa e volto con un telo azzurro, poi viene immortalato in lacrime dai fotografi. Il lato umano del campione.
Ma i cambi, così come l’ingresso in campo di Sneijder a inizio ripresa, scuotono l’Inter. I nerazzurri infatti daranno vita a una grande rimonta, in pieno stile Pazza Inter. Arriveranno prima il gol di Forlan (26’) – secondo e ultimo in maglia nerazzurra – e poi il definitivo pareggio di Milito (35’).
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