Accadde Oggi – 5 Settembre 1967: nasce Matthias Sammer, interista per poco, l’uomo che per 3 voti strappò il Pallone d’Oro a Ronaldo
4 reti in 11 presenze con l'Inter, poi il tedesco conquistò Europeo e Champions LeagueCi sono persone che si trovano al posto giusto ma nel momento sbagliato. Quando si parla di all’Inter di Matthias Sammer, che oggi spegne 53 candeline, questo proverbio trova la sua attuazione massima, perché un calciatore dalle indubbie qualità tecniche si ritrovò a giocare soltanto 11 partite con la maglia nerazzurra, alcune di pregevole fattura, mettendo a segno anche 4 reti, ma non trovando mai la giusta dimensione nella realtà milanese.
Questione di tattica, questione di feeling, questione di regolamento.
Il regolamento, innanzitutto: erano gli ultimi anni in cui in Italia si potevano schierare soltanto tre stranieri, prima che la sentenza Bosman rivoluzionasse il calcio. Sammer fu acquistato nel 91, diventando schierabile solo nel 92.
Poi il feeling. E le tempistiche. Si era da poco conclusa l’era dei tedeschi, quel trio rimasto scolpito nel cuore dei tifosi, uomini e campioni, che se fossero rimasti soltanto un altro po’, magari con i nuovi regolamenti che stavano per trovare luce, avrebbero potuto aiutare Matthias nella sua avventura italiana.
Il tedesco trovò la sua dimensione ideale nel Borussia Dortmund, si vide eliminare dalla sua ex squadra nerazzurra nella Coppa UEFA 93/94 ma, nel giro di quattro anni, conquistò un Europeo con la Germania e l’accoppiata Champions League e Coppa Intercontinentale con il Borussia, riuscendo a conquistare il Pallone d’oro del 1996, superando di sole tre lunghezze un ragazzino brasiliano che di lì a poco avrebbe vestito anche lui la maglia nerazzurra.
Un attaccante passato in estate dal PSV Eindhoven al Barcellona, che all’anagrafe era conosciuto come Luis Nazario Da Lima, che tutti però conoscono come Ronaldo.
Ma questa è un’altra storia.
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