Il calcio, nella sua magia e imprevedibilità, regala molte storie curiose, sovverte pronostici che sembravano certi. E, in questo senso, esempio lampante legato al mondo Inter, è sicuramente quello della parabola in maglia nerazzurra di Sebastián Rambert. Un nome passato alla storia dalla parte sbagliata, e legato indissolubilmente a una leggenda nerazzurra, Javier Zanetti.
Primo acquisto dell’era Moratti – 4,2 miliardi di lire dall’Independiente – l’attaccante argentino è ricordato principalmente per essere stato infatti presentato insieme al terzino, all’epoca semi-sconosciuto. Considerato dai più un potenziale fenomeno, suonerà sicuramente strano pensare che sarebbe dovuto essere Rambert il più forte tra i due.
Per l’Avioncito, – soprannome dovuto alla sua esultanza dopo i gol – che proprio il 6 agosto del 1996 segnava in maglia Inter in amichevole la rete del 2 a 0 contro la Salernitana, l’esperienza all’Inter fu tutt’altro che da ricordare. Zero minuti in campionato e solamente due presenze: una in Coppa Italia contro il Fiorenzuola e l’altra nel primo turno di Coppa Uefa contro il Lugano – nel quale i nerazzurri vennero clamorosamente eliminati.
Per Rambert, quel gol segnato il 6 agosto 1996, risultò essere l’unica “gioia” con l’Inter: passerà infatti durante la finestra di mercato invernale dello stesso anno al Real Saragozza.
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Le probabili scelte del tecnico nerazzurro
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In quel caso i nerazzurri vinsero il tricolore