Anno perfetto il 2010. Per l’Inter sicuramente, per l’Olanda quasi. La stagione che ha portato in trionfo Zanetti e compagni grazie alla conquista del Triplete, ha offerto agli appassionati di grande calcio anche un ottimo mondiale disputato in Sudafrica.
Una delle stelle protagoniste nella competizione è stata sicuramente Wesley Sneijder, fondamentale sia per i successi con il club che per il raggiungimento della finale mondiale con la sua Olanda. Proprio gli orange, il 6 luglio di 10 anni fa battevano 3-2 l’Uruguay e sognavano il grande trionfo.
Dopo aver vinto con estrema facilità il girone E grazie a tre significative vittorie, l’Olanda batte Slovacchia prima e Brasile poi con il medesimo risultato di 2-1. Arrivata in semifinale, l’ostacolo è l’Uruguay di Cavani e un’altra conoscenza interista Forlan. La serata di Città del Capo si tinge di arancione è vero, ma anche di un tonalità nerazzurra ben marcata grazie ovviamente alla prestazione di livello superiore firmata Sneijder.
La partita è avvincete come da pronostico. Due nazionali con una storia imponete alle spalle danno il tutto per tutto e lo spettacolo non manca. Ad aprire le danze ci pensa l’esperto van Bronckhorst che al 18’ esegue un bolide da posizione defilata e ben lontana dalla porta. La rete è pura poesia, ma la risposta dei sudamericani è di tutto rispetto. Siamo al 40’ e Forlan, sempre da distanza non indifferente, sferra un sinistro di pregevole fattura guadagnando l’1-1.
Al rientro dagli spogliatoi, Sneijder si prende la scena. Per la verità, la rete messa a segno dall’interista al minuto 69 non può competere con quanto visto finora, ma basta per rimettere avanti l’Olanda. Il centrocampista si trova palla al piede in area, vede uno spiraglio e con un tiro rasoterra sorprende Muslera. Decisive ben due deviazioni e la posizione di fuori gioco di van Persie non segnalata. Per Wesley si tratta del quinto gol al mondiale. Sulle ali dell’entusiasmo, la squadra del ct Van Marwijk concretizza anche la rete dell’1-3 con Robben. L’ala del Bayern Monaco sfrutta un gran bel cross di Kuyt e di testa al 73’ gira in porta. Il cammino è segnato, l’Uruguay non sembra poter compiere l’impresa, ma gli uomini di Tabarez salvano l’onore accorciando le distanze al 91’ con la marcatura di Maxi Pereira. Dal limite dell’area el Mono apre l’interno e trova l’angolino.
Al fischio finale l’Olanda può festeggiare quella che sarà, però, l’ultima gioia del mondiale 2010. In finale, infatti, la Spagna alzerà la coppa al cielo. Per Sneijder resta comunque la soddisfazione di aver giocato la competizione più importante della storia del calcio ad altissimi livelli, certificando l’annata stellare vissuta dall’olandese, poi diventato primo in assoluto per numero di presenze in nazionale: ben 134 gettoni.
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