Fu solo un’illusione. La Partita del Secolo contro la Germania, il gol di Roberto Boninsegna nella finale contro il Brasile. Fu tutta un’illusione che l’Italia potesse toccare con mano il tetto del mondo proprio quell’anno, proprio in quel 1970 che, invece, avrebbe visto trionfare il Brasile di Pelé: per i verdeoro sarebbe stato il terzo titolo iridato. Un successo storico, anche perché alla luce di quel trionfo la Nazionale allenata da Mario Zagallo si sarebbe definitivamente aggiudicata la Coppa Rimet, sostituita dall’edizione successiva con la Coppa del Mondo FIFA (disegnata, ironia della sorte, proprio da un italiano: il milanese Silvio Gazzaniga).
Per la finale dei Mondiali 1970, disputata esattamente cinquant’anni fa, il 21 giugno 1970 di fronte ai 107.412 spettatori dell’Estadio Azteca di Città del Messico, il ct italiano Ferruccio Valcareggi schiera un’Italia con la consueta impostazione tattica di allora, la cosiddetta zona mista. Puro razionalismo italico che tuttavia nulla può contro la tecnica sfavillante dei brasiliani. La quale, se nel primo tempo viene tenuta a bada (il Brasile passa in vantaggio al 18esimo con Pelé e pareggia al 37esimo con l’interista Boninsegna), nel secondo tempo emerge con tutta la sua forza: le reti di Gerson, Jairzinho e Carlos Alberto trafiggono Albertosi senza alcuna possibilità di appello. La finale di Coppa del Mondo finisce così: 4-1. Niente cielo azzurro sopra Città del Messico. Al massimo, una rete italiana tinta di nerazzurro.
[fnc_embed]<iframe src=”https://gopod.me/embed.php?t=0&p=tIoF0″ width=”100%” height=”280px” frameborder=”0″ scrolling=”no”> </iframe>[/fnc_embed]
Commenta tutte le news con i tifosi su Telegram: ci sono già più di 2.000 interisti!
https://redazione.passioneinter.com/notizie-nerazzurre/inter-news-live/
Quando torna il regista turco
Entra e clicca sul link per interagire con noi
Le ultime sull'infortunio del regista turco
Il nostro approfondimento dopo l'ultima vittoria
Le curiosità emerse dalla gara del Penzo