I sette anni nerazzurri sono stati un crescendo, l’ultimo triennio ne è stato il coronamento. Compie oggi sessantun anni Andrea Mandorlini, che oggi fa l’allenatore – e che, peraltro, in passato fu varie volte accostato alla panchina dell’Inter come traghettatore – e che dal 1984 al 1991 ricoprì il ruolo di libero della squadra nerazzurra, affermandosi tra le altre cose come fedelissimo di Giovanni Trapattoni, il quale allenò l’Inter tra il 1986 al 1991 segnando un periodo da record per la società meneghina.
Con la maglia nerazzurra Mandorlini ha vinto una Supercoppa Italiana nel 1989, una Coppa UEFA nel 1990-1991 (erano gli ultimi mesi della sua esperienza interista), ma soprattutto è stato uno dei protagonisti dello Scudetto vinto nell’annata 1988-1989, la famosa annata dei record. Un campionato letteralmente dominato dall’Inter, vincitrice di quella Serie A con 58 punti con un totale di 26 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte: un punteggio che vale ai nerazzurri, appunto, il record nel campionato a 18 squadre nell’epoca dei due punti a vittoria. Quell’anno Mandorlini collezionò 26 presenze su 34 gare di campionato, e 38 presenze totali in stagione, in un periodo dove le partite da disputare erano certamente meno di oggi.
Come allenatore, meritano di essere menzionate le esperienze al Cluj (in Romania, con cui Mandorlini ha vinto il campionato nel 2010, da subentrato) oltre al quinquennio alla guida dell’Hellas Verona, condotto dalla Lega Pro alla Serie A, ottenendo due salvezze consecutive. L’ultima esperienza – conclusa da poco – è quella sulla panchina del Padova, con la promozione in Serie B sfiorata due volte: prima terminando il campionato al primo posto a pari punti, e poi ‘perdendo’ la finale playoff alla luce di un doppio 0-0 (tra andata e ritorno) contro l’Alessandria.
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