ACCADDE OGGI – Molta Europa, ma forse troppi gol…
Il sette dicembre, nonostante sia la festa di sant?Ambrogio, patrono di Milano, non è una data particolarmente fausta per i colori nerazzurri. Delle ben 17 partite disputate in questo giorno dal 1908 in poi, si contano 6 vittorie, 4 pareggi e addirittura 7 sconfitte, per un passivo complessivo di 30 gol subiti (a contraltare di soli 24 fatti).
Tra gli ultimi otto match giocati, dal 1983 al 2011, si contano sei impegni europei: tre di Coppa Uefa (ora Europa League) e tre di Champions, tra cui anche l’orrida sconfitta interna della scorsa stagione col CSKA Mosca e il terribile epilogo della fase a gironi del 2010/2011 (pessimo 3 ? 0 subito a Brema con tanto di gol dell’ex Marko Arnautovic). Si tratta di due sfide disputate a qualificazione avvenuta, ma comunque indicative della scarsa verve che contraddistingueva gli interisti del periodo e la loro assenza di motivazioni.
Non particolarmente incoraggianti anche le prestazioni entro i confini nazionali: una goleada tremenda subita dal Grande Torino nel ?47 (un gol dei cinque a firma di Mazzola senior), una sconfitta interna col Novara del 1913, un derby perso nel 1975 e alcuni pareggi piuttosto sconcertanti.
Tra questi, come non ricordare il circense 3 ? 3 con la Lazio del 2002? El Piojo Claudio Lopez dimostrò di apprezzare particolarmente le amnesie difensive della Beneamata piazzando una tripletta nel giro di soli 36?; fortunatamente, ci pensò il genietto turco Emre Belozoglu (ora all’Atlético Madrid) a sistemare la questione siglando le due reti che sancirono la rimonta finale dopo aver propiziato il primo autogol di F. Couto.
Alla voce compleanni, invece, oggi cogliamo l’occasione per ricordare Rino Ferrario, roccioso mediano degli anni ?50, scomparso appena tre mesi fa, all’età di quasi 86 anni. Il giocatore trascorse un?unica stagione all’ombra del Duomo come ?pausa? tra due suoi periodi distinti alla corte della Juventus: in totale passò sette anni tra le fila bianconere conquistando due scudetti. Auguri anche al ben più giovane Lampros Choutos, eterna promessa mai mantenuta del calcio ellenico, che oggi spegne trentatré candeline. Autentica meteora nerazzurra, il giocatore mise a malapena insieme tre spezzoni di partita nel 2006 ? 2007 prima di essere rispedito in patria.