ACCADDE OGGI – Un giorno, una Grande Inter, due Coppe Campioni
Una data più propizia per i colori nerazzurri difficilmente è rinvenibile negli annali del calcio. Il giorno 27 maggio evoca infatti i ricordi estasianti di due Coppe dei Campioni alzate al cielo dall’Inter, o meglio, dalla Grande Inter, quella di Helenio Herrera, il Mago venuto dall’Argentina che riuscì grazie a una formazione da snocciolare a memoria come una preghiera a portare per la prima (e la seconda) volta nella sua storia la Beneamata sul tetto d?Europa. Due finali, due vittorie dunque. La prima arrivata a Vienna il 27 maggio 1964: di fronte c’era niente poco di meno che il Real Madrid di Di Stefano e Puskas. Ma i nerazzurri non si fecero affatto intimidire dalla squadra già all’epoca sovrana del Vecchio Continente e grazie a una splendida doppietta di Mazzola e a un gol di Milani piegarono i blasonati spagnoli, che riuscirono ad andare a segno una volta soltanto con Felo. Tre a uno per l’Inter e gioia incontenibile per le strade di Milano e di mezza Italia. La seconda finale arrivò esattamente un anno dopo. Conquistarla non fu affatto semplice e anzi i nerazzurri dovettero compiere una mezza impresa in semifinale contro il Liverpool, che all’andata in Inghilterra si era imposto 3-1. A Milano però nella gara di ritorno i campioni d?Europa in carica tirarono fuori tutto il loro orgoglio e rispedirono oltremanica i Reds con un rotondo 3-0. In finale però c’era da battere il Benfica di Eusebio e la gara prevedibilmente dura si mantenne in equilibrio fino al minuto 42 del primo tempo quando Jair fulminò Costa Pereira. La gara non riservò altre marcature, e l’Inter spinta dal pubblico del San Siro riuscì a difendere il gol di scarto per tutto il secondo tempo fino alla fine, fino al triplice fischio dell’arbitro Dienst, quando il Meazza esplose di gioia per aver assistito ad un?impresa fuori dal comune e a tratti irripetibile. Quella sera del 27 maggio del 1965 la Grande Inter costruita da Angelo Moratti e diretta magistralmente da Helenio Herrera toccò il suo apogeo entrando nella leggenda del calcio internazionale. E come all’epoca fecero decine di volte i nostri padri e i nostri nonni, anche noi vogliamo oggi pronunciare sulle labbra tremanti di emozione i nomi di quegli undici eroi del calcio: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso.
Per la cronaca l’Inter ha in questa data disputato 9 partite con un bilancio decisamente favorevole di 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, con un totale di 20 gol fatti e solo 5 subiti.