Francesco Acerbi, che compie proprio oggi 35 anni, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando anche e soprattutto della sua esperienza in nerazzurro. Arrivato tra dubbi e mugugni il difensore si è riscattato, dimostrandosi un professionista esemplare e serio. Ecco le sue parole nell’intervista.
Francesco Acerbi (@Getty Images)
“Scudetto? Dopo la vittoria col Napoli ci credevo, ma poi è arrivato il pari con il Monza. Qualcosa che se sei l’Inter non deve accadere. Il Napoli è una macchina da guerra, ma non dirò mai che è finita. Abbiamo ancora il 5% di possibilità per lo Scudetto e abbiamo il dovere di crederci. Loro dovrebbero inciampare, ma noi dobbiamo essere convinti di poterle vincere tutte da qui alla fine. Le sconfitte? Avremmo dovuto avere 5-6 punti in più. Con lo scontro diretto ancora da giocare il distacco sarebbe stato meno duro”.
Acerbi ha poi proseguito: “Perché fatichiamo con le piccole? Prendiamo l’Empoli per esempio. Pensi inconsciamente di poterla vincere, ma a volte non basta. E magari ti capita pure un imprevisto. Nelle gare secche c’è una fame, una motivazione diversa. Ma dovremmo averla sempre: se abbiamo la cattiveria giusta, vinciamo, non ho dubbi. A volte purtroppo ci è mancato il giusto mordente”.
Francesco Acerbi (@Getty Images)
“La Champions? Se stiamo bene possiamo essere la sorpresa. Il girone ci ha dato fiducia. Il Porto è una squadra forte e fisica, ma penso che possiamo batterlo. E se poi arrivi ai quarti, tutto può succedere, dipende da tanti fattori, anche dalla fortuna. E noi ci arriviamo con Lukaku e Brozo finalmente”.
“Se rimarrò all’Inter? Non lo so. Io vorrei restare, sto bene, spero si trovi una quadra per il mio riscatto. Ma una cosa è certa: non arriverà ad agosto senza sapere il mio futuro. A luglio vorrò essere certo di dove giocherò: ho 35 anni ma sto benissimo”.
Francesco Acerbi (@Getty Images)
Acerbi ha poi concluso: “Inzaghi? Lui è intelligente e sempre positivo. Simone è stato anche fortunato, ma la fortuna se la va a cercare e se la merita. È un grandissimo conoscitore di calcio. Il caso Skriniar? Sapevamo che aveva un’offerta del PSG, ma non ci ha mai detto nulla. E a noi interessava poco. Si è sempre impegnato e a noi interessava quello. A fine anno dispiacere vederlo andare via: ci sono pochi difensori davvero bravi e non sarà facile sostituirlo”.
“Gli attaccanti? Lautaro è un piacere da avere come compagno, mi ha impressionato per come lotta per la squadra. Lukaku se sta bene invece è letteralmente immarcabile. Dzeko ha un’eleganza fuori dal comune. Correa? Vale come gli altri, noi cerchiamo di aiutarlo…”.