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Acerbi sul suo arrivo all’Inter: “Non mi è piaciuto essere accusato ingiustamente”

Francesco Acerbi, difensore dell’Inter in prestito dalla Lazio, ha rilasciato una lunga intervista a Corriere dello Sport, concedendo qualche retroscena interessante riguardo il suo passaggio in nerazzurro. Queste le sue parole:

“Scudetto? Se battiamo il Napoli siamo assolutamente in corsa. Quella del 4 gennaio sarà una partita da dentro o fuori, ci giochiamo tutto a gennaio. Non possiamo più sbagliare. Il Napoli finora è stato straordinario, ma speriamo che dopo la sosta le cose possano cambiare. Un po’ come successe alla Lazio pre e post Covid. Quest’anno abbiamo perso tanti punti, ma la situazione non è mai stata tragica. Certo, abbiamo perso troppi scontri diretti, ma non è ancora finita. Non è possibile deprimersi tanto per un goal preso, bisogna pensare subito a farne 2 o 3. Sotto questo punto di vista però siamo migliorati”.

Francesco Acerbi (@Getty Images)

Acerbi ha poi proseguito: “Secondo me prendiamo tanti goal in trasferta per una questione di testa. A San Siro forse ci sentiamo più forti. Non dovrebbe accadere, non dovremmo mai essere superficiali. La Juve era in difficoltà, ci siamo visti più forti e siamo stati puniti. La paura a volte serve, con la giusta misura, perché ti fa rimanere attento. La svolta? C’era qualche atteggiamento sbagliato, anche se credo che a volte mandarsi a quel paese può far bene”.

“Il mio arrivo all’Inter? Confesso che a un certo punto non volevo più andare, ne ho parlato anche con Inzaghi. Non mi è piaciuto essere accusato di aver aiutato il Milan, di avere il dito puntato contro. Era profondamente ingiusto venisse messa in discussione la mia professionalità. Ora non mi interessa più di ciò che pensa la gente. Non ho nulla da dimostrare: se l’Inter vorrà riscattarmi ne sarò felice, altrimenti non avrò rimpianti”.

“Cosa vorrei a fine anno: Sentirmi dire da chi mi ha accusato che aveva sbagliato. Come squadra vorrei vincere la Supercoppa e il Campionato, facendo anche strada in Europa. Sono convinto che da gennaio faremo grandi cose”.

Pietro Magnani

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