Di ritorno dal ritiro della Nazionale Italiana e in attesa di un confronto diretto con l’Inter, Francesco Acerbi ha rotto il silenzio su quanto avvenuto ieri sera in campo con Juan Jesus nel match contro il Napoli, raggiunto in stazione centrale a Milano da diversi cronisti. Sul difensore verrà presto aperta un’indagine dalla Procura Federale che potrebbe portare anche ad una lunga squalifica qualora dovessero essere confermate le accuse iniziali del centrale del Napoli.
Il difensore, intanto, ha rispedito al mittente le accuse di razzismo rivolte nelle ultime ore nei suoi confronti, smentendo di aver pronunciato la parola n***o verso il rivale brasiliano. Queste le sue parole: “Vaffanculo al razzismo? Questo è poco ma sicuro. Non ho detto nessuna frase razzista, questo è poco ma sicuro. Sono molto sereno. Parlare con l’Inter? Non lo so, adesso vediamo. Juan Jesus non l’ho sentito, l’unica cosa che posso dire è che frasi razziste dalla mia bocca non ne sono uscite. Da vent’anni che gioco a calcio e so quello che dico. Spalletti? Ci siamo detti cose nostre, assolutamente. Cos’è successo? Niente. La lotta al razzismo è giusto che vada avanti, ci son tante forme di razzismo. In campo purtroppo succedono tante cose, è normale, giochi a calcio. Poi alla fine quando si fischia si dà la mano e amici come prima. Lasciare il ritiro della Nazionale? Sì, mi dispiace. Ma è giusto sia andata così, va bene così. Anche per far stare serena la Nazionale”.
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