Lele Adani ha parlato dello scudetto dell’Inter su Radio Deejay, nominando i tre giocatori simbolo del trionfo nerazzurro concretizzatosi aritmeticamente nel derby di lunedì 22 aprile e festeggiato a Milano domenica scorsa.
Fra questi spicca su tutti, secondo l’ex difensore, il regista Hakan Calhanoglu: “Padrone della difesa e padrone del centrocampo. L’Inter, se ha fatto una stagione così dal punto di vista del gioco oltre che della vittoria, è perché è andata un po’ al suo passo. È lui l’artefice ed è il centrocampista che ha segnato di più nella storia dell’Inter dopo Matthäus“.
Parole di elogio anche per Yann Sommer: “È come se fosse stato padrone di questa difesa. Non dimentichiamo che ha sostituito Onana, arrivato a zero e ceduto per 50 milioni di euro, arrivando a Milano circondato da un po’ di scetticismo. Nel calcio, come nella vita, bisogna sempre dimostrare“. E su Lautaro Martinez: “Annata straordinaria. Ma se dobbiamo parlare di chi ha stupito di più dico Thuram: ricordiamoci che sostituiva due giocatori come Lukaku e Dzeko. Credo che quello che ha fatto sin da subito e fino alla fine sia qualcosa di inaspettato e straordinario“.
Infine, un plauso all’allenatore Simone Inzaghi: “I dirigenti hanno parlato di coesione tra tutte le componenti: questo è il segreto di ogni vittoria. Inzaghi è il capo di tutto, negli ultimi 15 mesi ha fatto un salto di qualità clamoroso. L’Inter è unica come espressione calcistica nel panorama europeo, solo lei gioca così. Io non pensavo che Inzaghi potesse imporsi con nuove idee a livello di creatività del gioco: lo vedevo come conservatore, gestore. E invece ha fatto qualcosa di straordinario. Ora sono felice di fargli i complimenti“.
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