I 10 più grandi affari nella storia dell’Inter: da Altobelli a Eto’o, passando per Cambiasso

I 10 più grandi affari nella storia dell'Inter L'Inter continua a vincere e nelle ultime due uscite della squadra nerazzurra, uno dei migliori in campo è stato senza ombra di dubbio Roberto Gagliardini. Per molti giorni si è parlato del costo dell'ex calciatore dell'Atalanta, con molti addetti ai lavori che lo hanno ritenuto eccessivo in rapporto a ciò che il calciatore bergamasco è riuscito a dimostrare finora. Spesso però nel calcio, il valore di un giocatore non è necessariamente legato ai milioni di euro investiti per assicurarselo. Nel corso della sua storia infatti, l'Inter è riuscita più volte ad acquistare calciatori che poi si sono rivelati fondamentali, investendo cifre minime o, in alcuni casi, prelevandoli a parametro zero. In questa gallery vi mostriamo i 10 più grandi affari messi a segno nella storia nerazzurra, in risposta anche all'articolo dello spagnolo Marca che aveva 'incoronato' l'Inter come peggior venditrice nella storia del calcio per via dei tanti campioni che si è fatta sfuggire. 1 Nell'estate del 1977 l'Inter acquista Alessandro Altobelli dal Brescia per 80 milioni di lire. Quello di "Spillo" - così soprannominato perché alto e magro - si rivela un grandissimo affare per il club nerazzurro, con il centravanti nativo di Sonnino capace di collezionare in maglia nerazzurra ben 466 presenze condite da 209 gol. Altobelli disputa con l'Inter undici stagioni e diventa campione d'Italia a 25 anni nel 1980, giocando quel campionato in tandem con Evaristo Beccalossi. Con la maglia della Beneamata va vicino a vincere altri due campionati nel 1985 e nel 1987. Un anno più tardi Giovanni Trapattoni decide di non puntare più su Altobelli che si trasferisce ai rivali della Juventus, allora allenata da Dino Zoff. 2 Andreas Brehme arriva all'Inter nell'estate del 1988, acquistato dal Bayern Monaco per 1,8 miliardi di lire. Il calciatore tedesco si rivela fondamentale nella vittoria dello scudetto dei record - quello della stagione 1988/1989 - con l'Inter che conquista 58 punti sui 68 disponibili. In maglia nerazzurra colleziona 155 presenze e 12 gol. Resta all'Inter fino al 1991, anno in cui conquista anche la Coppa Uefa, battendo in finale la Roma. Durante la sua permanenza a Milano, Brehme vince anche il Mondiale del 1990 - disputato in Italia - realizzando su calcio di rigore il gol che consente alla Germania Ovest di battere l'Argentina di Maradona in finale. 3 Quando arrivò all'Inter in coppia con Rambert (che dei due era considerato il calciatore più forte), Zanetti era semi-sconosciuto agli occhi dei tifosi nerazzurri. La coppia argentina sbarcò nella Milano nerazzurra - su segnalazione di Antonio Valentin Angelillo - nell'estate del 1995 per una cifra pari agli attuali 5 milioni di euro. Si trattò dei primi acquisti del Presidente Massimo Moratti che era diventato il nuovo proprietario dell'Inter da pochi mesi. Considerando poi quello che Zanetti è riuscito a realizzare con la maglia dell'Inter, il suo acquisto può essere considerato uno dei più grandi affari nella storia nerazzurra: el Tractor infatti è diventato una vera e propria leggenda, collezionando in nerazzurro 858 presenze, condite da 21 gol. "Il Capitano", come ormai viene universalmente ricordato da tutti i tifosi della Beneamata, è il calciatore con più presenze nella storia dell'Inter, club con il quale ha vinto tutto quello che era possibile vincere. 4 La storia di Dejan Stankovic all'Inter è stata una di quelle in cui il buongiorno si è visto dal mattino, o forse è meglio dire dalla firma. Al momento del suo trasferimento nella Milano nerazzurra infatti, il Drago aveva ricevuto anche un'importante offerta dalla Juventus, ma nonostante le avance di Luciano Moggi, preferì trasferirsi all'Inter, rinunciando tra l'altro ad una parte dell'ingaggio pur di facilitare la sua cessione. Alla Lazio infatti, detentrice del suo cartellino, andarono circa 4 milioni di euro più la comproprietà di Goran Pandev. Con la maglia dell'Inter Stankovic ha scritto pagine indelebili di storia, collezionando 326 presenze e 42 reti. 5 Un artista del calcio: questo è stato Juan Sebastian Veron. Il calciatore argentino si è trasferito all'Inter nell'estate del 2004 e per assicurarsi le prestazioni della Brujita, i nerazzurri non hanno sborsato neanche un euro, prelevandolo gratis dal Chelsea. Quando è tornato in Italia - dopo le esperienze con Sampdoria, Parma e Lazio - Veron sembrava essere un calciatore sul viale del tramonto, ma in realtà il suo apporto all'Inter è stato molto importante, consentendo al club di Corso Vittorio Emanuele di realizzare un vero affare. Con la maglia nerazzurra ha collezionato 74 presenze e 4 gol, vincendo 2 Coppe Italia, una Supercoppa Italiana (con gol decisivo realizzato dallo stesso Veron contro la Juventus) e lo scudetto assegnato a tavolino nella stagione 2005-2006 dopo lo scandalo di Calciopoli. 6 L'acquisto di Cambiasso è da catalogare certamente tra i migliori affari nella storia dell'Inter: nell'estate del 2005 il centrocampista argentino è in scadenza di contratto con il Real Madrid e l'Inter anticipa la concorrenza, tesserando il Cuchu a parametro zero. Con la maglia nerazzurra Cambiasso colleziona ben 431 presenze, condite da 51 gol, rappresentando un pilastro fondamentale della squadra che nella stagione 2010 realizza il Triplete, conquistando nella stessa stagione Coppa Italia, Scudetto e Champions League (che Cambiasso festeggia indossando la maglia numero 3 di Facchetti, al quale il centrocampista argentino era molto legato). 7 Nel gennaio del 2005 - su esplicita richiesta di Roberto Mancini che lo aveva visionato più volte - l'Inter acquista Julio Cesar dal Flamengo, versando nelle casse del club brasiliano 2,8 milioni di euro. In quel momento però, il club nerazzurro non ha a disposizione slot da extracomunitario e dunque decide di girarlo in prestito al Chievo Verona per sei mesi, dove l'estremo difensore fa il vice di Marchegiani, non collezionando presenze. Nell'estate del 2005 si trasferisce a Milano e conquista il posto da titolare, togliendolo ad un mostro sacro come Francesco Toldo. Da quel momento l'avventura di Julio Cesar all'Inter è un continuo crescendo, con il portiere brasiliano che diventa uno dei protagonisti principali delle tante vittorie nerazzurre. Con la maglia della Beneamata l'Acchiappasogni colleziona 300 presenze. 8 Nell'estate del 2006 l'Inter era alla ricerca di un terzino destro che potesse rappresentare una valida alternativa al Capitano Zanetti e lo individua nel campionato francese: dal Monaco infatti, viene acquistato Maicon per 6 milioni. Il calciatore brasiliano arriva all'Inter senza molto clamore, ma gli bastano poche partite per mostrare a tutti le sue enormi qualità. Esordisce con la maglia nerazzurra il 9 settembre del 2006, nella vittoria dell'Inter 3-2 a Firenze, e da quel momento non esce più dall'undici titolare, costringendo Zanetti ad avanzare a centrocampo. Con l'Inter colleziona 248 presenze e 20 gol, vincendo tutto ciò che era possibile vincere. 9 Acquistato dall'Inter nell'estate del 2006, Mario Balotelli arriva in nerazzurro in prestito dal Lumezzane, con diritto di riscatto (poi esercitato per una spesa di circa 360.000 euro). Supermario viene aggregato alla categoria allievi, ma brucia le tappe e passa poco dopo in Primavera. Nella stagione 2007-2008, per volontà precisa di Roberto Mancini, viene aggregato in prima squadra ed esordisce a 17 anni, il 16 dicembre del 2017, nella vittoria dell'Inter 2-0 a Cagliari. L'esplosione di Balotelli però si concretizza il 30 gennaio del 2008, quando nella sfida di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus, l'attaccante brasciano firma una doppietta e porta l'Inter in semifinale. Nella parte finale della stagione Balotelli realizza anche 3 reti in Serie A, aiutando l'Inter a conquistare il campionato. Con la Beneamata Balotelli colleziona 86 presenze e 28 reti, partecipa alla vittoria del Triplete nel 2010, ma poi nell'estate dello stesso anno viene ceduto al Manchester City per 28 milioni di euro. 10 Nell'estate del 2009 l'Inter realizza quella che forse può essere considerata l'operazione di mercato più importante della sua centenaria storia. Il club nerazzurro infatti cede Zlatan Ibrahimovic al Barcellona, incassando 50 milioni di euro, più il cartellino di Samuel Eto'o, valutato 20 milioni. La stagione 2009/2010 ci dice come quell'operazione abbia avuto un impatto gigantesco sulla storia dell'Inter, rappresentando un grandissimo affare per i colori nerazzurri. L'attaccante camerunense infatti, diventa uno dei pilastri dell'Inter di Mourinho - capace di conquistare lo storico Triplete - e, in due stagioni, colleziona 102 presenze e 53 reti, vincendo praticamente tutto.

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Nunzio Corrasco - Autore

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