Panchine “made in Italy”, salgono gli stipendi degli allenatori italiani
Ritornano in auge gli allenatori italiani. I recenti risultati dei nostri tecnici in giro per l'Europa hanno portato anche un innalzamento degli stipendiSe il calcio italiano, inteso come giocatori e campionato, è sempre più giù nelle preferenze degli addetti ai lavori, lo stesso non si può dire per gli allenatori. La tendenza degli ultimi anni, stando a un’inchiesta condotta da la Gazzetta dello Sport, vede crescere sempre più l’appeal dei tecnici di casa nostra; ovviamente il tutto è avvalorato dai risultati che i nostri allenatori stanno ottenendo in giro per l’Europa. Per il lavoro di Ranieri al Leister ormai non ci sono più parole, Allegri ha portato la Juventus in pianta stabile tra le big d’Europa oltre a dominare in serie A, Sarri, da assoluto esordiente su una panchina importante, ha plasmato forse il più bel Napoli degli ultimi anni. Parallelamente ai risultati però, crescono anche gli stipendi. Come fa notare maidirecalcio.com: “iniziando da Carlo Ancelotti, che nella prossima stagione alla guida del Bayern percepirà un ingaggio da 7,5 milioni anni fino ad arrivare ad Antonio Conte, che dirà addio ai 4 milioni per guadagnare la nazionale per fare un bel salto di livello e giungere ai 6,7 milioni che gli frutterà il suo lavoro al Chelsea. E non ci si può dimenticare di Claudio Ranieri, il cui stipendio da 1,9 milioni di euro è salito fino a giungere a 4 milioni a causa dell’incredibile numero di bonus raggiunti alla guida del Leicester. Il made in Italy dunque funziona, ma anche nel nostro paese non si scherza: anche Roberto Mancini percepisce 4 milioni all’anno così come Massimiliano Allegri, che però sta trattando in sede di rinnovo per arrivare fino ai 5 e diventare il tecnico più pagato della serie A (quando il livornese sedeva sulla panchina del Milan, non andava oltre i 2,4 milioni a stagione)”.
“Da sottolineare – continua maidirecalcio.com – anche come si sia ridotta la forbice tra il giocatore più pagato e l’allenatore più pagato: attualmente tra De Rossi e Mancini ballano 2,5 milioni di differenza, mentre solo qualche stagione fa, Benitez percepiva all’Inter 4 milioni contro i 9 di Ibrahimovic che si trovava sull’altra sponda di Milano. Una forbice che va sempre più a restringersi e che si evidenzia anche nel totale del monte ingaggi dei tecnici della serie A che ha ormai superato abbondantemente i 23 milioni. Ma forse, in tutto questo ciò che più sorprende è il numero altissimo di stipendi che vengono elargiti agli allenatori esonerati dai propri presidenti, ma ancora sotto contratto. Si parla di circa 21 milioni di euro che di fatto, vengono consegnati ad allenatore per starsene comodamente seduti nella poltrona di casa propria”.