Nonostante all’Inter abbia giocato solamente due stagioni, a distanza di anni sono tantissimi i tifosi che ricordano positivamente l’avventura di Matias Almeyda in maglia nerazzurra. L’ex centrocampista argentino, dal carattere a dir poco esuberante, dal 2011 si è pure calato nel nuovo ruolo di allenatore: una carriera che, visti i precedenti da calciatore, anche lui non si aspettava di intraprendere, come ammesso questa mattina nell’intervista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.
La rosea, ad esempio, gli ha ricordato della volta in cui rubò il cartellino sotto gli occhi di Trefoloni, un episodio rispetto al quale Almeyda ha commentato: “Semplice, se capita ad un mio calciatore lo appendo al muro, poi cerco di farlo ragionare perché ho imparato il potere della parola. Potessi parlare al Matias giocatore con gli occhi del Matias allenatore, quanti errori non rifarei… Se c’era uno che mai e poi mai avrebbe potuto allenare, quello ero io. E invece crescendo vedi il mondo con occhi diversi”. A seguire l’intervista completa del tecnico argentino, che solo pochi giorni era stato vicinissimo alla panchina del Cile.
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