Altobelli: “L’Inter sa di dover fare qualcosa a gennaio per restare prima. Vidal? E’ un’operazione a breve termine”
L'ex calciatore dell'Inter ha commentato la corsa scudetto e il mercato che si aspetta dai nerazzurriAlessandro Altobelli, ex calciatore dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista a Il Giorno, commentando la lotta scudetto con l’Inter, la Juventus e la Lazio a pochi punti, ma anche il mercato di gennaio che potrebbe portare a dei cambiamenti. Ecco le sue parole:
MERCATO INVERNALE – “Sono contento che la società e l’allenatore prendano in considerazione dei giocatori per gennaio. Vuol dire che l’Inter è prima, ma sa che deve fare qualcosa in più per poter arrivare alla fine. I nomi che si fanno sono quelli che servono al progetto. Conte, quando sceglie i calciatori, sa che devono essere bravi ma che si devono integrare in un certo gruppo”.
VIDAL – “Se è il nome giusto? Non bisogna fare un’operazione a lungo termine, ma a breve. L’Inter è prima e deve cercare di arrivare a fine campionato nella stessa posizione. Serve uno come il cileno proprio perché non si tratta di un progetto per vincere fra tre o quattro anni“.
ESTERNI – “In quella posizione mi piacerebbe Marcos Alonso, che ha già giocato in Italia e può essere da Inter. Asamoah è un buon giocatore, come Biraghi, ma lo spagnolo ha qualcosa in più. Io non prenderei qualcuno in attacco, ad esempio. Bisogna considerare che tornerà Sanchez e che Esposito sta crescendo, oltre alla coppia Lukaku-Lautaro. Giocatori fortissimi non credo se ne muoveranno”.
SCUDETTO – “L’Inter è prima nonostante molte assenze, da Barella a Sensi, fino a Sanchez o Asamoah. Ha avuto cinque-sei infortuni importanti. Se recuperano loro e si aggiungono un altro paio di giocatori si può pensare di sì. Ovvio che bisogna capire cosa farà la Juve, se si rafforzano anche i bianconeri il discorso cambia”.
ITALIANI ALL’INTER – “Io sono uno di quelli che vorrebbe una squadra forte, vincente e se poi è formata da italiani ancora meglio. La Juve vince spesso perché ha un gruppo forte di italiani. L’Inter ora ha Sensi, Barella, Candreva, Biraghi, ci sono quelli che formano lo zoccolo duro. È una squadra che gioca per una maglia. Se mi sarebbe piaciuto essere allenato da Conte? Sono passati tanti anni da quanto ho smesso, ma credo che oggi tutti i giocatori vorrebbero essere allenati da Conte. È duro, ma conosce il calcio, è un vincente. Io però avevo Bersellini e mi è andata benissimo così”.
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