Amadeus: “Inter più forte del Milan, Conte ok. Eriksen? Mi piace. Su Ibra a Sanremo…”
Il conduttore televisivo, noto tifoso nerazzurro, fa chiarezza sulla presenza dell'attaccante del Milan al prossimo SanremoAmadeus, conduttore televisivo e noto tifoso dell’Inter, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport a pochi giorni dalla stracittadina in programma contro il Milan domenica pomeriggio a San Siro.
Su Ibra a Sanremo: “I tempi sono cambiati. Zlatan è un grande professionista, è i fuoriclasse come lui sanno gestirsi da soli. Ibra sa come organizzarsi, si allenerà in Riviera per tutta la settimana, meticolosamente come sempre, i tifosi stiano tranquilli. Se è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene vuol dire che ha un’autodisciplina esemplare. Andrà a Milano mercoledì per la partita contro l’Udinese poi tornerà a Sanremo e rimarrà con noi“.
I segreti di Ibra: “È un campione pazzesco, ci ha segnato 8 gol, guai a stuzzicarlo prima di una gara del genere, rischio di accenderlo… gli sfottò ce li faremo dopo. È il giocatore che temo di più, spero di batterlo, ma comunque vada sarò felice di accoglierlo a Sanremo. Io lo sport lo intendo così, in modo british, mi piace giocare, alleggerire e anche essere preso in giro. Scontro con Lukaku? Non è razzista. Solo chi non ha giocato a calcio non può capire l’adrenalina che scorre in certi momenti… sono due campioni fantastici. Abbiamo pranzato insieme, mi hanno colpito la gentilezza, l’educazione, il carattere di chi ha fatto una lunga gavetta. Tre aggettivi? Carismatico, determinato, professionale. Gli auguro il meglio, ma l’importante è vincere domenica!».
Il pronostico: “Noi siamo più forti e con un punto in più, ma il Milan può dare sempre la zampata. È da tripla. Da tifoso dico che potrebbero segnare Ibra e Lukaku, poi spero in Barella ed Eriksen. Mi piace Conte, condivido la formazione schierata contro la Lazio con Perisic alla Eto’o ed Eriksen in aiuto a Brozovic. Il danese mi è sempre piaciuto. Non eravamo primi in classifica nel girone di ritorno dai tempi del Triplete di Mourinho, sono speranzoso”.
Il duello numero uno: “Quello tra Theo Hernandez e Hakimi: come ha fatto il Real a farseli sfuggire?”.
Il derby indimenticabile: “Quello dell’anno scorso, dopo la settimana perfetta del Festival. Primo tempo 2-0 per il Milan con gol di Rebic e Ibra. All’intervallo, depresso, vado nel box a bere un caffè e l’Inter comincia segnare: per scaramanzia sono rimasto lì, in piedi, per tutta la partita, abbiamo vinto 4-2”.
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