Amadeus: ”Io a Sanremo come Conte all’Inter. Derby? Vinciamo 2-1 ma temo Ibra. Lo scudetto…”
Il presentatore dell'ultima edizione del Festival di Sanremo è atteso questa sera a San Siro per il big match della 23esima di AIeri sera è calato il sipario sul Festival di Sanremo e ora anche per Amadeus, noto tifoso nerazzurro, è tempo di… derby! Il presentatore dell’ultima edizione del festival della canzone italiana, atteso questa sera a San Siro con sua moglie Giovanna e il figlio José, nome scelto in onore di Mourinho, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per presentare la stracittadina milanese.
Ecco le sue parole: “Venerdì notte, dopo l’incontro con Bugo per un chiarimento, sono rientrato in camera alle 4 e mezza e ho letto le ultime notizie sull’Inter. Mia moglie non ci voleva credere…”.
L’analisi: “Mi aspetto un derby combattuto, imprevedibile, l’Inter è forte e ha un grande allenatore, ma il Milan è più strutturato con Ibrahimovic. Un campione è come un artista. Ibra contro Lukaku? Sfida avvincente. Entrambi fisici e di talento. Io guardo anche i campionati esteri, dalla Premier alla Liga, dalla Bundesliga alla Ligue 1, e Lukaku l’avevo notato da tempo, l’avevo detto anche alla Gazzetta… Sapevo che non ci avrebbe deluso”-
Il punto di forza del Milan: “La mentalità che Ibra ha infuso a tutta la squadra. La tecnica non basta, come nello spettacolo l’importante è la testa, la concentrazione, l’approccio”.
Il paragone con Conte: “Io come lui? Sì. Cinque giorni a Sanremo sono come un campionato. Da ragazzo sognavo di fare l’allenatore, mi piace prendere in mano una situazione e assumermi i rischi. Per questo apprezzavo il carisma di Trapattoni”.
Il pronostico: “È difficile, mi sbilancio, vinciamo 2-1, spero che segnino Eriksen e Lukaku. Mi auguro che De Vrij, con la sua esperienza, si appiccichi a Ibra. Meno male che non c’è più Suso, ci segnava sempre”.
Una canzone per l’Inter: “Sei la più bella del mondo”
L’incontro con Cristiano Ronaldo: “È stato fantastico per la disponibilità. Ho il sangue nerazzurro, ma i campioni sono di tutti. Come tifoso sono molto british, in passato avevo fatto una foto con Van Basten perché è un grande. E anche mio figlio José, che ha seguito tutte le serate in prima fila, è come me. Gioca nei pulcini dell’Inter, ma era tutto contento di stare seduto vicino a CR7. La sua maglia autografata la incornicio e la appendo a casa con orgoglio. Bisogna mantenere lo spirito sportivo, io sono sempre stato amico di Brio, ma quando ci giocava contro – ride – non lo reggevo proprio”.
Inter da scudetto: “Sì: è solida, ha un ottimo allenatore e se i nuovi acquisti si integrano come penso ha tutte le carte per giocarselo”.
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