Dare una valutazione statistica della nuova Roma di Daniele De Rossi non è semplice, viste le sole 3 partite giocate con il nuovo tecnico. In ogni caso, seppur da prendere con le pinze e da contestualizzare, alcuni valori interessanti sono già emersi in questo primo scorcio dei giallorossi sotto una nuova guida tecnica.
Il cambio più evidente è, in primis, nel modulo: la Roma è passata da un rigido 3-5-2 a un 4-3-3 molto più mobile, in fase di possesso, pronto a diventare un 4-4-2 stretto e aggressivo in fase di non possesso. Questa novità tattica ha portato la squadra ad aumentare il possesso palla e la pericolosità offensiva: nelle ultime 3 giornate i giallorossi sono secondi per numero di xG totali (7.26, secondo i dati Understat).
Al tempo stesso, però, la squadra sembra avere minore solidità offensiva, concedendo occasioni agli avversari: 3.04 xG contro, la 12a squadra del campionato secondo questo dato. Un cambio di rotta rispetto al periodo di Mourinho, testimoniato anche dal numero di tiri e di xG concessi a Verona, Salernitana e Cagliari, avversari non proprio irresistibili:
Sotto la guida di De Rossi, Pellegrini e Dybala sono diventati ampiamente i giocatori più pericolosi della Roma, mentre Lukaku ha fin qui faticato: solo 7 tiri in 3 partite, di cui solo 2 in porta e 1 gol contro il Verona.
Da segnalare anche l’impatto di Angelino, diventato in soli 58 minuti il giocatore capace di produrre il maggior numero di expected assist delle ultime 3 partite, al pari di El Shaarawy. Un dato che evidenzia la qualità in fase offensiva del terzino sinistro spagnolo.
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