Anche l’ignoto Sainsbury ai saluti: “È stato un onore”
L'australiano esordisce e se ne va nella stessa serataArrivato come oggetto misterioso a fine sessione di gennaio, l’australiano Trent Sainsbury ha parlato della sua esperienza milanese a Inter Channel, non lesinando qualche commento sulla stagione in generale: “Avere la chance di giocare una partita con la maglia dell’Inter è un onore e sono molto contento di averne avuto la possibilità qui a San Siro. È stato un grande onore far parte di questa squadra, questa è stata l’emozione. Quest’esperienza ora mi lascerà l’aver vissuto allenamenti molto intensi e del confronto continuo con un livello altissimo dentro e fuori dal campo. Penso che sia per me un onore aver lavorato con giocatori bravi come quelli nerazzurri. Io volevo mostrare a tutti chi fossi e cosa sapessi fare, non c’è spazio per la timidezza su un campo di pallone. Ho stretto buone relazioni con tutti i ragazzi dello spogliatoio ma ovviamente ho legato di più con quelli che parlavano inglese bene, come Perišić, Kondogbia o Handanović. Nagatomo? No, lui non parla bene inglese [ride, NdR]”.