Ancora Bonolis: “Jonathan? Giocatore di medio livello. Moviola in campo subito!”
Voce ormai abituale del mondo Inter, il conduttore Paolo Bonolis ha parlato ancora della sua squadra del cuore relativamente alle prime uscite della nuova Mazzarinter, alla cessione della società a Thohir e di errori arbitrali, senza dimenticare una vena polemica sulla moviola in campo, vero e proprio pallino del popolare personaggio televisivo.
“La cessione dell’Inter a Thohir è la cosa più normale del mondo: se Moratti ha fatto questa scelta senza dubbio ha le sue motivazioni, penso che creda che sia un passo obbligato se si vuole restare su certi livelli. Non credo che si sia imbarcato in un’operazione come questa se non avesse avuto le garanzie necessarie” sottolinea Bonolis.
Che poi commenta la rinascita nerazzurra: “Certamente mi aspettavo un ottimo impatto di Mazzarri sull’ambiente interista ma non lo immaginavo certo così immediato. Quattro vittorie e un pareggio, peraltro contro la Juventus, testimoniano che questa squadra ha valori importanti“.
Il conduttore però vede ancora possibili delle migliorie: “Penso che sugli esterni, fulcro del gioco di Mazzarri, si possa ancora migliorare molto. Il Jonathan visto finora ha fatto ottime partite, è vero, ma è un giocatore di media fascia: s’è visto soprattutto con la Juve, dove non ha inciso molto“.
Infine ecco uscire la solita vis polemica di Bonolis quando lo si interpella sugli errori erbitrali: “Bisognerebbe che siano i vittoriosi, i vincenti, a far cambiare le regole. Gli episodi dei gol fantasma o i fuorigioco andrebbero sistemati con la moviola in campo, sarebbe questione di un attimo. Anche gli arbitri ne trarrebbero giovamento. Non mi diverto a pensarla in maniera maligna, ci sono costretto: sarebbe così semplice eppure non si fa, la Fifa non apre alla tecnologia. Ma perché, dico io? Evidentemente non si fa per qualche motivo, a questo punto facilmente intuibile… Perché la Juventus deve avere punti in più e il Chievo punti in meno? Roba da matti, mi sembra un’enorme boiata [qui il presentatore ha usato un termine più colorito, facilmente capibile dal contesto, NdR]”. Così conclude il suo intervento Bonolis a Radio Sportiva.