22 Ottobre 2018

Ancora Gabigol: “Non mi pento di essere andato all’Inter. E’ una grande squadra e amo i tifosi. A gennaio…”

Il giovane attaccante di proprietà dell'Inter non chiude ad un ritorno in Europa alla scadenza del prestito con il Santos: "Ho un contratto con l'Inter e spero che le cose possano risolversi"

Il futuro di Gabigol è ancora tutto da scrivere: il giovane attaccante brasiliano, dopo essere letteralmente rigenerato nel Santos, dovrà decidere in quale squadra militare da gennaio in poi, dopo che sarà scaduto il prestito ai Peixes, in base alle offerte che giungeranno al club nerazzurro.

Intanto Gabigol ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca, per parlare della sua situazione e del futuro.

E’ tornato il vero Gabigol?

“Sono molto felice quest’anno di aver realizzato gol speciali e di aver segnato la storia a Santos, che è la squadra alla quale volevo tornare. Mi hanno mostrato molto affetto e ringrazio tutti i miei compagni, che sono stati fondamentali. Spero di continuare così perché mancano nove partite e voglio aiutare la squadra a qualificarsi per la Copa Libertadores”.

Il tuo contributo per risollevare il Santos è stato fondamentale?

“I gol hanno aiutato, ma nessuno segna da solo. C’è stato un grande contributo da parte di tutta la squadra, il merito è di tutti”.

A 16 anni avevi già una clausola di 50 milioni di euro, fin da piccolo eri considerato una delle promesse del calcio brasiliano. Quella pressione ti ha influenzato?

“La pressione sarà sempre lì. È normale nel calcio, e avendo fatto delle buone prestazioni in questi anni, specialmente in questo, è normale che mi chiedano, ma cerco di non pensarci”.

Nel 2016 hai vinto le Olimpiadi con il Brasile e hai firmato con l’Inter, che ti ha pagato 25 milioni. Si è parlato anche di offerte di Barcellona, ​​Chelsea e Juventus. Oggi rifaresti la stessa scelta?

“Penso di sì perché è una grande squadra e sono stato accolto molto bene. Le cose non sono andate come mi aspettavo, ma amato tutti, sia i tifosi che per i giocatori. Parlo sempre con loro. Non mi pento”. 

Cosa è successo in Italia? Sono venuti a chiamarlo il peggior giocatore del campionato. Come hai vissuto quel momento?

“È difficile parlarne, penso che siano successe diverse cose. Forse il mio adattamento non è stato l’ideale, ma sono riuscito a imparare la lingua, ho fatto molti amici in Italia e adoro Milano. La squadra non viveva un buon momento in quel periodo e l’allenatore preferiva usare giocatori più esperti, non una scommessa. Però ho imparato molto, ho fatto molta esperienza e spero che vada bene quest’anno”.

Frank De Boer, il suo primo allenatore dell’Inter, ha recentemente dichiarato che tu abbia “atteggiamenti da star”. Ti è mancata l’umiltà?

“Ognuno ha la sua opinione. Non me l’ha mai detto personalmente. Forse è stato a causa della mia presentazione, a causa di come sono andate le cose. Sono sempre stato molto calmo. A volte le persone che non sanno molto bene parlano, ma chi mi conosce davvero sa che sono molto umile e che non è qualcosa che mi preoccupa”.

Cosa succederà a gennaio?

“Oggi sono concentrato sul Santos perché mancano nove partite. Più avanti dovrò parlare sia con l’Inter che con il Santos e vedremo cosa sarà meglio per me. L’intenzione è di essere in un posto in cui sono felice come sono qui”.

Tutti i giocatori brasiliani sognano il successo in Europa, vorresti una seconda possibilità? Con Neymar parli spesso?

“Tutti i giocatori che sono passati per l’Europa, specialmente i brasiliani, hanno quel desiderio di vincere nel campionato italiano, in quello spagnolo, in quello inglese… e io non sono diverso. Ho quel sogno. Ho un contratto con l’Inter, spero di risolvere tutto con loro e con i miei genitori che sono quelli che si prendono cura delle mie cose. Neymar è un grande amico, ora parliamo di meno, ma quando ci incontriamo è sempre fantastico, anche se cerchiamo di non parlare del calcio”.

Ti piacerebbe giocare in Liga?

“Seguo la Liga spagnola da quando ero piccolo, è molto simile al calcio brasiliano. Mi piacerebbe davvero giocare in quel campionato. Se un giorno dovessi avere l’opportunità, ne sarei molto felice”. 

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