Ancora Mancini: “Le milanesi? Ci vuole pazienza. Ci rinforzeremo senza cedere i big se la società lo permetterà”
Mancini torna a parlare di mercato passando dall'attualità milanese ai capolavori di Leicester e AtleticoQual è la tua impressione nel vedere l’attuale decadenza delle milanesi?
“Per anni Inter e Milan sono state ai vertici del calcio mondiale. Hanno fatto la storia del calcio ma ci stanno dei momenti di difficoltà. Servirà del tempo per superare questo momento che sta vivendo un po’ tutto il calcio italiano”.
Pensi che un certo tipo di gioco stia tornando di moda considerate le situazioni accadute al Leicester o all’Atletico?
“Il successo del Leicester è una cosa straordinaria, ma credo sia difficile vedere una cosa del genere in Italia o un’eventuale replica in Premier. L’Atletico Madrid ha fatto sempre bene, sono anni che investe in ottimi giocatori e ha costruito nel tempo migliorando sempre, è una situazione diversa dalla nostra”.
Cosa pensa delle parole di Walter Sabatini sul riscatto di Ljajic?
“Abbiamo ancora due partite di campionato e poi vedremo”.
Le parole dopo la sconfitta con la Lazio (“ci sarebbero troppi giocatori da cambiare“) cosa volevano dire?
“Era una battuta, mi riferivo solo a quella partita. Sono le stesse cose che ho detto anche ai giocatori”.
Come spieghi la differenza di rendimento tra partite in casa e trasferta?
“Ci manca ancora qualcosa per essere continui, sia a San Siro che in trasferta. Per questo dobbiamo lavorare per migliorare. Questi sono i limiti che ci hanno fatto sfuggire il terzo posto. A livello di gioco si può fare molto di più, come all’andata. Le partite buone e cattive si sono alternate, dobbiamo essere più continui”.
12 mesi fa avevi la percezione che la squadra dovesse essere ritoccata, qual è la situazione oggi?
“Non abbiamo preso 12 giocatori e basta, abbiamo venduto anche giocatori importanti per varie motivazioni. Chi arriverà dovrà alzare il livello della squadra soprattutto nelle partite importanti. Quest’anno abbiamo fatto bene con le grandi, tranne con la Juve a Torino. Dobbiamo aggiungere qualche valore ma qualcosa c’è sicuramente”.
Quando incontrerà Thohir si parlerà anche di prospettive societarie future?
“Questo non è compito mio. Sono tornato all’Inter her cercare di vincere, la priorità per me è vincere sul campo. Al resto ci pensa la società”. E sul mercato, cosa si potrà fare? Il presidente ci dirà i mezzi a disposizione, poi vedremo come potremo impiegarli”.
Come si costruisce l’Inter del prossimo anno? C’è già l’idea dell’impostazione tattica o lo stabilirà il mercato?
“La squadra oggi ha dei punti fermi che 10 mesi fa non aveva. La base c’è, bisogna rinforzare dove siamo un po’ mancati. Dipenderà sicuramente da quello che succederà, chi andrà via e chi arriverà ma la base c’è”.
L’Inter ha dei giocatori da poter vendere per rinforzarsi?
“Questo non lo so. Nessuno di noi l’anno scorso aveva in mente di cedere Kovacic, Guarin, Hernanes e Shaqiri, ma queste cessioni abbiamo dovuto farle a malincuore. A volte con quei soldi riesci a investire e migliorare”.
Ci sono dei giocatori intoccabili che non si toccano a prescindere da offerte o partecipazioni alle coppe?
“La Champions League sarebbe stata importante per il blasone del nostro club, ma non vuol dire che con questo torneo avremmo messo a posto i nostri conti. La differenza non è così enorme da cambiare una strategia, noi dobbiamo migliorare la squadra come abbiamo fatto quest’anno, chiudendo il mercato in attivo. Serve che qualcuno lo ricordi. Abbiamo fatto il massimo con quello che avevamo. L’anno prossimo proveremo a prendere la Champions League”.
Quindi, per far chiarezza possibile quindi che i big rimangano anche senza Champions League?
“Dipenderà dalla società, io penso si possa fare ma vedremo cosa accadrà”.
Qual è la sua idea sulla gara con l’Empoli?
“Loro non hanno nulla da perdere, verrano per divertirsi. Sarà una partita complicata come con Udinese e Bologna”.
Qualcosa da dire ai tifosi?
“Vogliamo tornare a vincere, loro ci sono sempre stati anche nei momenti difficili. Cercheremo di soddisfarli tornando a giocare la Champions League riportando l’Inter nelle posizioni che l’Inter merita”.