Ranocchia a 360°: “Mancini cerca la mentalità vincente. Strama e Deky due amici, i miei miti Samuel e Facchetti”
Andrea Ranocchia
Ranocchia: “Mancini cerca la mentalità vincente. Strama e Deky due amici, i miei miti Samuel e Facchetti”
E’ un Ranocchia a 360° quello che, intervistato da La Gazzetta dello Sport, racconta la sua esperienza nerazzurra fin nei minimi dettagli, parlando di miti, di calciatori irraggiungibili, di tattica e di sensazioni: “Mancini trasmette serenità all’ambiente ed è uno che lavora ogni momento. Ci crede da morire e cerca di fare il possibile per migliorarci e per farci arrivare in Champions. Io onestamente spero di poter arrivare in Champions vincendo l’Europa League: non solo sembra la strada più accessibile rispetto al terzo posto, ma poi alzare un trofeo da capitano credo sia stupendo. Mazzarri? Non voglio dare colpe al vecchio allenatore, non sarebbe corretto, diciamo che ha avuto alcune responsabilità, così come parecchie responsabilità le abbiamo anche noi calciatori. Il ritorno a San Siro di Stramaccioni e Stankovic’ Sono due amici: Strama è un talentuoso, non ha ancora la giusta esperienza ma forse è ancora più bravo di quanto si crede perchè non ha avuto nemmeno la fortuna di essere calciatore e quindi non ha potuto accumulare quel bagaglio personale che ti fai quando scendi in campo; con Deky, invece, ho un rapporto particolare, ci sentiamo spesso e mi ha aiutato molto in momenti bui”.
Ranocchia, poi, parla dei suoi miti e dell’Inter attuale, sia in campo che in società: “Il mio mito in campo è stato Walter Samuel, in assoluto Giacinto Facchetti. Credo che in questo sport bisogna dare messaggi positivi e che ci vogliano più figure eticamente corrette, perchè esiste e deve esistere un modo di comportarsi corretto. Io personalmente non sono solito fare sfuriate in campo, se per esempio devo dire una cosa a Juan Jesus aspetto che si arrivi negli spogliatoi, anche perchè adesso ci sono mille telecamere che ci seguono ogni secondo. Gli allenatori degli ultimi anni? Diciamo che è mancata la mentalità vincente, proprio quella che sta cercando di inculcarci Mancini; le squadre avversarie devono tornare ad aver paura di venire a San Siro, è una cosa fondamentale. Palacio? Sta molto bene e non aspetta altro che far gol; le reti arriveranno e saranno importanti come sempre. Thohir? Mi ricordo quando, prima della partita con l’Atalanta, mi prese da parte e mi disse che da capitano avrei dovuto trascinare la squadra alla vittoria. Vincemmo 2-0, non mi dispiacerebbe se capitasse nuovamente una scena del genere”.
Andrea Ranocchia