9 Dicembre 2014

Andrea Stramaccioni: “Non torno all’Inter ma sento che i nerazzurri torneranno grandi”

Un amore sincero, un rapporto finito troppo presto e male. Andrea Stramaccioni in due anni di Inter ha dato tutto se stesso per dimostrare al mondo intero di esser pronto per la Serie A e per una squadra importante come quella nerazzurra. L’addio a fine maggio 2013 gli fece molto male, ma il 2014 gli ha offerto un’opportunità importante sulla panchina dell’Udinese che fino ad oggi ha sfruttato alla grande. Ieri notte, nel corso della trasmissione Tiki Taka, Andrea Stramaccioni ha parlato di tanti temi tra cui il suo passato nerazzurro e l’attuale momento difficile che sta attraversando la Beneamata. Queste le sue parole: “Chi ho visto meglio tra i rossoneri e i nerazzurri? Credo che il Milan abbia avuto più tempo per lavorare, Inzaghi sta dando alla squadra un’identità propria. Molto diranno le prossime partite. L’Inter è storicamente abituata a vincere, ma Mancini ha avuto pochissimo tempo per poter lavorare bene. L’accoglienza di San Siro? E’ stato bellissimo ricevere un’accoglienza come quella di domenica sera. Io non ho fatto nulla all’Inter, non ho vinto niente e non sono al livello di Dejan che a Milano ha raccolto trofei dopo trofei. Aver ricevuto l’affetto da parte del popolo interista mi ha emozionato tantissimo e sono rimasto molto colpito. Dirò sempre e solo grazie al tifoso nerazzurro e all’Inter in generale”. Successivamente il tecnico romano parla del momento dei nerazzurri: “Ho vista una squadra che secondo me può contare su giocatori di altissima qualità. Molti li conosco perché li ho allenati e sono convinto che servirà tempo a Mancini per trovare una quadratura che oggi non è ottimale. Per Mancini non è facile sfruttare il patrimonio che era di un altro allenatore. Auguro all’Inter di fare bene. Tornando alla gara, dopo il Milan abbiamo cercato di migliorare ciò che non era andato bene: domenica nel primo tempo abbiamo sofferto molto me nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene”. C’è spazio anche per i ricordi nerazzurri e per parlare del rapporto con Cassano: “La situazione di quella stagione era difficile, poi è arrivato quel derby vinto con un goal di Samuel. Quel giorno la mia esultanza è stata istintiva, c’era stato un po’ di parapiglia a fine primo tempo ma non so se oggi la ripeterei. Io sono una persona spontanea, mostro ciò che sento dentro. A volte ho anche pagato questo fattore, ma oggi sto migliorando. Il rapporto con Cassano? All’Inter, nella prima parte della stagione 2012-2013, ha dato un grande contributo per portarci nelle parti alte della classifica. Nella seconda parte, invece, complice un calo generale, non si è ripetuto. Io e lui siamo due persone vere, molto dirette: io gli facevo notare le cose nella mia maniera, lui rispondeva nello stesso modo. In ogni caso io con un mio calciatore preferisco avere un rapporto così”.  Infine una battuta sul futuro: Se un giorno tornerò all’Inter? No, non torno. Ho firmato un vitalizio con l’Udinese. Comunque sono molto fiducioso, la rotta cambierà e l’Inter tornerà grande”. Follow @antocarboni91