Andreolli: “L’Inter è il mio Mondiale! Il ruolo che preferisco è…”
E’ tornato all’Inter dopo anni di serie A e ora non ha nessun intenzione di andar via di nuovo: Marco Andreolli lotterà per un posto da titolare nella sua Inter. Roberto Scarpini, di Inter Channel, oggi lo ha intervistato e il difensore non ha esitato a raccontare di tutte le varie esperienze vissute nei club in cui ha militato.
IL RITORNO – Per chi ha girato tanto, il ritorno in una grande squadra è come uno scudetto. Andreolli conferma, come riporta Inter.it: “Sicuramente ad oggi questo per me è addirittura una Champions League. Lasciare questi colori, come ho detto in conferenza pochi giorni fa, è stato il momento più brutto della mia carriera, e riuscire a riconquistarli è la mia Champions, il mio Mondiale“. Ma il percorso non è stato facile e il centrale lo giudica così: “Se sia la strada giusta o no non lo so, nel senso che poi ogni giocatore giovane ha la sua strada da fare, quindi non è mai uguale per tutti. Il mio cammino è stato questo qui, ho dovuto a malincuore sette anni fa lasciare questa grandissima società perché avevo bisogno di fare delle esperienze nuove, migliorarmi e crescere. Penso di aver fatto un percorso per me molto importante quindi anche andare così a provare la provincia per me è stato importantissimo. Anche l’anno in serie B, in un momento per me un po’ particolare, in quanto venivo da un anno intero praticamente fermo per infortuni, per tanti poteva essere un declassamento. Invece io l’ho preso nella maniera giusta ed è stato uno dei momenti che più mi hanno fatto crescere“.
DALLA PRIMAVERA… – Per molti calciatori la carriera finisce ancor prima di iniziare, nel passaggio tra la Squadra Primavera e la Prima Squadra. Andreolli ricorda così quel periodo: “Quando esci dalla Primavera e ti trovi catapultato in Prima Squadra, non hai neanche l’età per renderti bene conto in che realtà sei. Quindi ti sembra tutto abbastanza normale e dovuto. Invece quando poi ti trovi ad andare via e a perdere quello che stavi vivendo per andare in provincia a riconquistarti tutto capisci la fortuna che avevi ad essere in una Società del genere, e il lavoro che devi fare per riuscire ad avere nuovamente la possibilità un domani di tornare a vestire quei colori“.
… ALLA ROMA – Il giovane Andreolli fu venduto alla Roma nell’operazione che portò Chivu a Milano. Oggi è un suo collega di reparto in nerazzurro: “Devo lavorare e imparare da gente come Samuel e Chivu, che son grandi campioni che han fatto la storia recente di questa Società, vincendo tutto con questa maglia negli ultimi anni. Bisogna osservarli giorno per giorno, come facevo prima quando ero un ragazzino: ancora devo migliorare tanto. Se gente come loro che ha tanta esperienza alle spalle cerca di migliorarsi, figuriamoci io che ho 27 anni: un giocatore a questi livelli deve sempre fare il possibile giorno per giorno per migliorarsi, perché i dettagli fanno la differenza. Devo cercare di prendere da loro ogni consiglio che possono darmi e ascoltare le indicazioni del mister“.
IL NUOVO MISTER – Successivamente il neo acquisto nerazzurro descrive il suo nuovo mister e i primi giorni di lavoro: “Con Mazzarri è bello perché si lavora duro, come deve essere in un ritiro, momento più delicato della stagione perché oltre a perfezionare i movimenti sul campo bisogna anche far tanto lavoro sulle gambe. Il mister e tutto lo staff stanno attenti a tutti i dettagli, si è visto anche dai primi giorni in campo che dal punto di vista tattico sta attento a tutti i dettagli. A questi livelli nel calcio di oggi i dettagli son quelli che possono fare la differenza in una partita, bisogna stare attenti a tutto, e il Mister lo fa con grande precisione“.
IL RUOLO – Marco Andreolli ha ricoperto in carriera sia il ruolo di centrale che quello di esterno difensivo. Ecco le sue considerazioni a proposito: “Cerco di adattarmi ad ogni posizione. Quello che mi hanno chiesto gli allenatori ho sempre cercato di farlo con massima disponibilità. Per un ragazzo che deve crescere, avere la possibilità di adattarsi a più ruoli penso che sia un bagaglio in più che si porta dentro, sicuramente un qualcosa di positivo. Anche se forse la mia posizione preferita è il centrale di sinistra in una difesa a 4, nonostante possa sembrare strano perché in fase di impostazione io sono destro, ma a livello difensivo forse mi trovo meglio li. Da piccolo giocavo sempre in quella posizione…“
I CAMBIAMENTI – L’intervista si conclude con una domanda personale sui cambiamenti dell’uomo Andreolli, prima che del calciatore, rispetto a quando lasciò l’Inter: “Sette anni fa avevo la fidanzata, e ce l’ho tutt’ora, anche se diversa. Non ho imparato a ballare, e nemmeno se segnassi farei un balletto… Forse sono cresciuto di qualche centimetro, ho 7 anni in più e il mio carattere è diverso. Sono maturato sia sul campo che fuori, non che però prima fossi uno scapestrato… Altre cose le scopriremo!“.