Andreolli: “Mai visto un attacco forte come quello dell’Inter del triplete. Vidic’ Ci aiuterà tanto. I tifosi…”
Dichiarazioni Marco Andreolli
Dichiarazioni Marco Andreolli
Autore di una prestazione molto positiva ieri a Saint-Etienne, Marco Andreolli è protagonista della puntata settimanale di ‘Inter Nos’ su Inter Channel. Un’opportunità per i tifosi nerazzurri di porre le proprie domande al difensore cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Dopo la prima parte, nella quale il difensore ha ha risposto alle domande sulla partita di ieri e su chi sono stati i suoi idoli da ragazzino, il giocatore ha toccato tanti altri temi, ecco le sue parole:
RUOLI PASSATI – “Da piccolo giocavo da ala, ero bassino di statura e giocavo con ragazzi più grandi. Avevo 6-7 anni. Poi nel settore giovanile del Padova stavo a centrocampo, classico mediano. Negli anni l’allenatore mi ha provato in difesa, all’inizio non mi piaceva tantissimo perché volevo giocare più avanti possibile per fare gol. Poi però mi sono adattato. Non mi spiace ogni tanto spingermi un po’, a noi capita poco spesso. L’esultanza in caso di gol’ Per noi difensori che non siamo abituati al gol, meglio fare ciò che si sente in quel momento”.
MATERAZZI, CORDOBA O SAMUEL’ – “Difficile scegliere, tutti hanno caratteristiche simili ma sono diversi tra loro per qualità e tecnica. Caratterialmente c’è quello più estroverso, come Marco, che diceva sempre quello che pensava al momento. Gli altri due erano più introversi, ma nel momento in cui serviva grinta erano i primi a farsi sentire dentro e fuori dal campo. Il difensore perfetto è un mix di tutti e tre. Ivan aveva un’esplosività e velocità incredibile, Marco tanta grinta e tecnica, Walter cattiveria, classe ed esperienza. Ho avuto la fortuna di allenarmi con tutti e tre, è stato importante per me”.
TIFOSI NERAZZURRI – “Sono dei tifosi particolari, hanno tanta passione e amore per questi colori e questa maglia. Sono difficili da accontentare, soprattutto negli ultimi 10 anni sono stati abituati molto bene e adesso si aspettano grandi cose. Ma è un momento in cui per ricominciare a vincere bisogna prima costruire e non è mai facile, non si riesce su due piedi, serve tempo. Sappiamo benissimo che indossando questa maglia il tempo per costruire non è mai molto, bisogna fare di tutto per riuscirci presto e i tifosi devono cercare di starci vicini e sostenerci, ci serve. Quando un tifoso vede che un giocatore dà tutto quello che ha per questa maglia, credo che sia sempre dalla sua parte. Noi per primi dobbiamo mettere tutto sul campo per questa maglia, e loro supportarci”.
GLI ATTACCANTI PIU’ FORTI – “Ce ne sono stati tanti, ma ricordo il trio dell’Inter nel 2010 (Milito, Eto’o, Sneijder, ndr). Ricordo una partita ai tempi della Roma, quell’Inter davanti faceva paura. Per come stavano mentalmente e fisicamente credo sia qualcosa di irripetibile. Singolaramente non hanno mai replicato quelle prestazioni, erano al massimo della loro carriera”.
NEMANJA VIDIC – “Ha ancora il problema della lingua, però io un po’ mi arrangio con l’inglese e ci capiamo. Io parlo inglese, lui mi cchiede di parlargli in italiano, in un modo o nell’altro ci capiamo. Ci si confronta sugli attaccanti, anche noi cerchiamo di consigliarlo quando non conosce gli avversari. Lui dal suo punto di vista cerca di dare consigli a noi. E’ uno scambio di informazioni, più riesce a imparare la lingua meglio è per tutti. Data la sua esperienza ci aspettiamo che si faccia sentire sempre più e aiuti lo spogliatoio a crescere”.
Dichiarazioni Marco Andreolli
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