Antonello: “Ok UEFA sul bilancio a febbraio. Mercato? Il FPF non è finito, e per arrivare ai livelli della Juve…”
Dopo l'approvazione del bilancio da parte del CdA, i nerazzurri dovranno pazientare ancora per la delibera dell'organizzazione calcistica europeaChief Executive Officer o semplicemente amministratore delegato: il nome cambia con la variazione della lingua usata, ma il ruolo effettivo all’interno delle dinamiche societarie rimane sempre lo stesso. Ecco perché Alessandro Antonello, che ricopre tale mansione all’Inter, questa mattina ha tenuto la conferenza stampa per l’approvazione del bilancio sostenuta dal CdA nerazzurro. Tanti i temi trattati, inerenti anche ai progetti futuri della società meneghina.
APPROVAZIONE UEFA – “C’è da attendere ancora qualche mese, penso che l’ok circa il raggiungimento dei nostri obiettivi dovrebbe arrivare attorno al mese di febbraio. Mercato in entrata? Attenzione perché per quanto riguarda i rafforzamenti noi siamo ancora sotto il vincolo del settlement agreement. Il FPF è ancora in vigore. Ad ogni modo di queste cose se ne occupa la parte che gestisce l’identità tecnica della squadra: fino ad ora ci hanno portato ad un avvio di campionato esaltante, a gennaio vedremo cosa accadrà”.
STADIO E CRESCITA – “Per lo stadio abbiamo aperto un tavolo con il Comune, dovremo trovare una soluzione adeguata. San Siro è uno stadio storico, ma in questo momento necessita di miglioramenti su vari fronti, ed è inevitabile che ci sia da fare un investimento per renderlo più moderno possibile. Ed anche il Milan è in accordo con il nostro pensiero. Vogliamo incrementare le entrate nel nostro club, per questo ci siamo organizzati per fondare Inter Media House. In Asia ad esempio abbiamo un grande bacino d’utenza che vogliamo sfruttare al meglio e le ultime scelte in questo senso vanno a valorizzare la mediaticità per accrescere l’interesse verso il nostro brand. In più abbiamo un settore giovanile che già ad oggi ha ottenuto grandi risultati, ed avere due ragazzi come Vanheusden e Pinamonti aggregati in Prima squadra è un motivo d’orgoglio. Vogliamo continuare in questa direzione”.
REALTÀ SUNING – “Stanno sostenendo il club attraverso un percorso di crescita. E’ vero: a bilancio c’è un nuovo prestito da parte loro per l’Inter, ma è una mossa che rientra in questa ottica ben precisa di sviluppo delle strategie nerazzurre, sia riguardanti al campo che a quelle cose extra-calcistiche. Steven Zhang nuovo Presidente? I nuovi poteri conferitigli dal CdA sono il simbolo del ringiovanimento della governance. Avrà più potere decisionale, e di questo ne beneficerà tutta l’Inter, ma in questo momento non sono a conoscenza dell’effettiva volontà di farne il Presidente o meno. Suning unico proprietario dell’Inter? Non escludiamo nulla, è normale che però qualora ci fosse una società intenzionata a diventare nostro partner noi la prenderemmo in considerazione. Con Goldman Sachs c’è un prestito in scadenza nel 2019, ma non abbiamo fretta perché siamo nei tempi giusti per estinguerlo”.
CONFRONTO CON LA JUVENTUS – “Loro hanno più di 400 milioni di fatturato. Pesa in maniera importante l’assenza della Champions? Certo. La Champions League è una competizione che porta tanti guadagni, basti pensare solo ai diritti TV. Ma non dimentichiamoci che loro hanno anche lo stadio di proprietà. Prima comunque pensiamo a qualificarci anche noi per la massima competizione europea, poi vedremo come muoverci”.
MERCATO IN USCITA – “Penso che sia prematuro parlare di questo inerente ad una cifra ad totalizzare in ottica FPF. Lo scorso anno abbiamo raccolto oltre 40 milioni di euro, ma non esistono solo le plusvalenze per stare nei paletti dettati dalla UEFA”.
NUOVI INVESTIMENTI – “Di recente abbiamo apportato delle migliorie al centro sportivo di Appiano Gentile, ad Inter TV ed anche agli spogliatoi. Noi siamo un top club, e va da sé che per mantenere certi ritmi c’è bisogno di essere sempre al passo coi tempi. Vogliamo sempre migliorare, ed avere strutture sempre più nuove è uno dei mezzi per restare sempre sul pezzo, tenendo conto che però per certi investimenti ci vuole del tempo”.
RICAVI – “C’è troppo divario tra noi ed il resto dei top club europei? Sicuramente il gap è dettato da due fattori: la Champions League ed i diritti TV. Per quanto riguarda il secondo punto noi come club possiamo fare ben poco, ci serve l’aiuto della Lega Serie A e spero che possa arrivare presto. Comunque noi continuiamo con la nostra espansione nell’area Pacifica”.
LIMITAZIONI FPF – “Oltre alle sanzioni economiche, l’UEFA potrebbe disporre sanzioni sulla rosa iscrivibile alla Champions League. Ovviamente noi ne siamo consapevoli, e qualora dovessimo entrare in Champions ci faremo trovare pronti“.
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