Alessandro Antonello, ad corporate dell’Inter, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport all’indomani dell’ufficialità dell’accordo tra il club nerazzurro e il nuovo main sponsor, Socios.com: “E’ un cambio epocale, dalla tradizione all’innovazione, le direttrici del futuro sono la digitalizzazione e il contatto con milioni di tifosi che smettono di essere passivi e diventano attivi nelle decisioni del club. Ad esempio, potremmo chiedere alla gente, che tanto ci è mancata nell’ultimo anno e mezzo, come vuole disegnare il pullman del club o come vuole usare nuovi slogan”.
Socios.com ma non solo: “Abbiamo venduto lo spazio posteriore della casacca a Lenovo e ora manca la manica per cui cerchiamo un altro partner. Così, spinti anche dal fattore scudetto, arriviamo a 30 milioni circa di incasso per la maglia completa. So che ha un po’ diviso i tifosi, ma la nuova divisa per me è geniale: richiama il biscione che ci ha fatto gioire”.
Il bilancio: “Alla fine della sessione faremo i conti e solo dopo si considererà, eventualmente, se proporre ai calciatori una riduzione “flat” dell’ingaggio modello Juventus. Ricevendo il finanziamento di Oaktree Suning ha ribadito l’impegno sul medio-lungo termine e su quell’orizzonte noi agiamo”.
Su Interspac: “Sono ben viste tutte le iniziative dei tifosi che dimostrano legame e amore. Ma se con Socios.com il fan entra in alcuni processi decisionali, il progetto di Cottarelli presuppone una rappresentazione azionaria che ha tutt’altra dinamica e complessità, non semplice da realizzare nel contesto societario. Noi abbiamo già 200-250 piccoli azionisti che esistono già, e forse vengono un po’ dimenticati. Per ora Interspac è un sondaggio, non sappiamo come evolverà e con che fisionomia: solo quando il progetto arriverà nella seconda fase potremo davvero pronunciarci”.
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