Arriva un altro stop dalla Cina: confermate le limitazioni per gli investimenti all’estero nel calcio
La commissione nazionale per le riforme e lo sviluppo vuole frenare le spese folli del passatoPotrebbe arrivare un’altra batosta dalla Cina per il mercato nerazzurro della prossima estate: secondo Calcioefinanza.it, la Commissione nazionale cinese per le riforme e lo sviluppo ha confermato che anche nel 2018 gli investimenti di società cinesi all’estero nel settore calcio saranno ritenuti “investimenti sensibili”, e quindi limitati, oltre ad essere posti sotto un maggiore controllo.
Nei giorni scorsi, la lista inizialmente resa nota lo scorso agosto è stata aggiornata, includendo gli investimenti all’estero nei media, nella produzione di armi nello sviluppo delle risorse idriche. Nella lista sono rimasti così gli investimenti immobiliari e, anche, quelli nei club calcistici. La nuova lista diventerà effettiva dal prossimo 1 marzo 2018.
Limitazioni che hanno già avuto effetti nei passati mesi: gli investimenti di aziende al di fuori della Cina nel 2017 sono calati del 29,4% a 120 miliardi di dollari, in seguito alla campagna dello stato cinese contro quelli che vengono ritenuti investimenti irrazionali all’estero.
Inoltre, le limitazioni hanno già avuto effetto, ad esempio, sui conti dell’Inter: “A partire dal 30 settembre 2017, 25 milioni di euro di ricavi che abbiamo rilevato nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2017 sotto il Naming Rights and Sponsorship Agreement non sono ancora stati pagati”, si legge in uno dei documenti allegati all’emissione di bond dello scorso dicembre.
In attesa di novità, i tifosi dell’Inter tremano.
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