L’arrivo di Zhang è un segnale: cessione? No, grazie
I motivi del rientro del presidenteL’annuncio dell’arrivo a Milano di Steven Zhang dopo le voci sempre più insistenti di una possibile cessione dell’Inter è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Ma il presidente nerazzurro non rientrerà in Italia solo per zittire i rumors e per godersi Inter-Juve di Supercoppa sperando di alzare un altro trofeo. L’agenda del rampollo della famiglia Zhang, come sottolineato anche da La Gazzetta dello Sport, è infatti molto fitta.
Steven Zhang arriverà a Milano poco dopo l’epifania e prima e dopo la partita contro i bianconeri, sbloccherà tutte le situazioni in sospeso in casa Inter. Giorni molto intensi quindi. In primis c’è da risolvere il rinnovo di contratto di Marcelo Brozovic, ben avviato verso la firma ma ancora in stand-by. Poi sarà la volta dei prolungamenti dei dirigenti, Marotta ed Ausilio in primis, e di tutto lo staff tecnico, intavolando anche il discorso per il prossimo rinnovo con Simone Inzaghi. Infine, oltre al rifinanziamento del bond da 400 milioni, Zhang darà il benestare per eventuali operazioni minori sul mercato di gennaio e pianificherà con lo staff le mosse per quello estivo.
Al momento il presidente nerazzurro è negli Stati Uniti ma, secondo La Rosea, non per motivi inerenti ad una eventuale cessione, come ventilato ieri, bensì per motivi strettamente personali. L’intenzione infatti sembra quella di andare avanti insieme. Il peggio è passato, la situazione è migliorata sia per Suning che per l’Inter, che ora non ha problemi di liquidità. In cassa ora ci sono all’incirca 130 milioni di euro, cifra che fa dormire sonni relativamente tranquilli per i prossimi mesi. A Zhang vincere è piaciuto e sembra voler continuare a farlo.