Atalanta-Inter: serve una prova maiuscola
di Gianluigi Valente
Dopo la roboante vittoria della Juventus all’ ‘Adriatico‘ di Pescara, l’Inter è chiamata a rispondere a suon di tre punti per continuare a viaggiare sullo stesso vagone dei bianconeri campioni d’Italia. Ma l’ostacolo da superare non è dei più semplici e ha le stesse sembianze nerazzurre di Zanetti e compagni: stiamo parlando dell’Atalanta capitanata in campo da Manfredini e pilotata dall’arcigno Colantuono in panchina. Una squadra ostica, combattiva, a immagine e somiglianza del suo grintoso ma preparato tecnico, una compagine capace di arrivare dodicesima nella scorsa stagione nonostante la penalizzazione di sei punti e di stare nella parte sinistra della classifica anche in questo avvio di campionato. Proviamo a capire cosa aspettarci dal match!
ATALANTA AL TOP – La Dea si presenterà davanti al suo pubblico in formazione-tipo: il mister romano manderà in campo il solito e collaudatissimo 4-4-1-1, atto a chiudere gli spazi in fase difensivamente ma a sprigionare quantità in quella offensiva grazie al grande lavoro sulle fasce. A difendere Consigli ci saranno da destra a sinistra Raimondi, Stendardo, Manfredini e Peluso; il centrocampo vedrà come perni centrali Carmona e Cigarini, mentre sulle ali voleranno Schelotto e Bonaventura; in avanti il piccolo Moralez agirà alle spalle di Denis.
INTER OBBLIGATA – Stramaccioni ha vissuto una settimana bipolare: da una parte la grande soddisfazione di aver violato lo ‘Juventus Stadium‘ e di aver ottenuto la qualificazione in Europa League, dall’altra la preoccupazione per gli infortuni in serie di Ranocchia, Samuel e Mudingay. Defezioni che costringeranno l’allenatore interista a valutare se sia il caso di schierare una difesa a tre o a quattro anche in relazione alle condizioni di Cambiasso: il ‘Cuchu‘ ha avuto dei risentimenti dopo la gara di Belgrado e il suo utilizzo non è scontato. Se dovesse giocare si collocherebbe centrale difensivo tra Silvestre e Juan Jesus, con un centrocampo a quattro formato da Zanetti, Guarin, Gargano e Nagatomo; se non dovesse essere della partita oltre ai due centrali prima citati dovrebbero giocare Jonathan e Nagatomo terzini, con il trio sudamericano a centrocampo. Unica certezza pare essere il tridente d’attacco di Torino, con Palacio e Cassano a suggerire per Milito.
ORGANIZZAZIONE – L’Atalanta (17 punti i 12 partite) ha rendimento costante tra casa e trasferta, a dimostrazione del fatto che è solita affrontare ogni match con la stessa intensità e la stessa progettualità: aggressività a centrocampo e schemi rodati in fase difensiva sono gli ingredienti che hanno permesso ai nerazzurri di Colantuono di battere il Milan a ‘San Siro‘, oltre a una buona dose di imprevedibilità fornita dalle incursioni di Moralez centralmente, di Schelotto sulla fascia destra e Bonaventura a sinistra. In realtà quest’ultimo prova spesso ad accentrarsi lasciando varchi per gli inserimenti di Peluso dalle retrovie, in modo da creare la superiorità numerica e i presupposti per le battute a rete di Denis. Quest’anno il ‘Tanque‘ ancora non ha trovato la regolarità sotto porta che lo ha proiettato nell’orbita dei bomber più prolifici dello scorso campionato, ma è sempre insidioso e partecipe del gioco degli orobici.
MATURITA’ – Nell’ultimo mese gli Strama-boys hanno dato diverse prove di maturità, ma gli esami non finiscono mai. Così anche questa sera, in piena emergenza, l’Inter è chiamata a confermarsi e a non abbassare la tensione: a prescindere che dall’ipotetica difesa a tre o a quattro, sarà fondamentale non abbassarsi troppo, e spetterà al centrocampo (Guarin e Gargano su tutti) offrire grande pressione ai portatori di palla come Cigarini e Moralez. Ma fondamentale sarà iniziare il pressing a partire dai tre attaccanti, in modo da tagliare i rifornimenti al reparto nevralgico degli avversari. La speranza, poi, è che Silvestre confermi la buona prova di Belgrado e che Jonathan, qualora dovesse essere chiamato in causa, non abbia paura del confronto personale con Bonaventura o Peluso. Atalanta-Inter è tutt’altro che una sfida dall’esito scontato: appuntamento a Bergamo alle 20.45!