Dopo aver lanciato un messaggio in equivocabile al Barcellona relativo alla trattativa per Lautaro Martinez, il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio ha parlato di mercato in esclusiva ai microfoni di Sky. Tantissimo mercato, non solo dell’Inter, a 360° durante l’intervista ad Ausilio: eccola qui di seguito.
Prima mossa – “È un modo di lavorare cambiato, ora siamo tornati ad un minimo di normalità anche se abbiamo tante telefonate e tante chat. È difficile portare avanti negoziazioni, ho la sensazione che nessuno voglia partire per primo”.
Prestiti al 30 giugno – “Stiamo parlando, le varie situazioni sono abbastanza simili. Nel caso di Perisic il termine sarebbe già scaduto, ma avendo ottimi rapporti col Bayern abbiamo concesso a loro tempo ulteriore visto anche l’infortunio avuto dal ragazzo. Ne riparleremo più avanti senza problemi”.
Icardi – “Per lui la situazione è più semplice, con Leonardo ci sentiamo, è un amico. Stiamo cercando di individuare la soluzione migliore. La cifra probabilmente è stata condizionata dalla crisi, quindi è normale dare disponibilità a parlarne, anche perché il ragazzo ha piacere a rimanere lì”.
Nainggolan – “Il Cagliari non ha un’opzione quindi il calciatore tornerà sicuramente da noi. Oggi è presto, però insieme a lui faremo le varie valutazioni”.
Giocatori in prestito all’Inter – “Il presupposto è che c’è la volontà di andare avanti fino al termine della stagione con tutti. Dove ci saranno delle scadenze come con Borja Valero e Padelli ne parleremo, mentre per Young abbiamo già esercitato l’opzione per l’anno prossimo”.
Sanchez – “Noi ci vogliamo puntare molto in questi mesi, dato che prima dell’infortunio aveva fatto molto bene. Avevamo rivisto il Sanchez di Udine e dell’Arsenal, poi in seguito al problema ha avuto poco tempo. Avrà anche lui l’occasione di dimostrare il suo valore, anche lui ha interesse di fare bene”.
Lautaro Martinez – “Per quanto riguarda Lautaro, c’è solo una strada che può portarlo lontano dall’Inter ed è quella del pagamento di una clausola che è impegnativa, lo sanno tutti. Perché ha delle scadenze e degli impegni da mantenere ben precisi. Scade i primi giorni di luglio, non durerà per tantissimo tempo. Ed oggi è l’unica possibilità che esiste per vedere il giocatore lontano dall’Inter. Non discutiamo né affrontiamo il tema Lautaro in questo periodo. Il motivo? Puntiamo su di lui, è importante per il club ed ha ancora due anni di contratto con l’Inter. I suoi calciatori più importanti la Beneamata non ha intenzione di cederli, ma tenerli ed eventualmente rafforzarsi sul mercato, e questo vale anche per Lautaro”.
Trattativa – “Molte società ci hanno contattato per Lautaro. Tra queste, la più decisa è il Barcellona: con loro abbiamo un rapporto amichevole, cordiale. Non lo nascono: so che il club conosce le nostre intenzioni. L’Inter non ha intenzione di vendere Lautaro Martinez. Poi c’è una clausola e bisogna pagarla: credo di essere stato chiaro. Non c’è urgenza di venderlo, noi Lautaro lo immaginiamo nell’Inter”.
Tonali – “Avere un’identità italiana all’Inter può essere molto importante per la costruzione del gruppo e dunque vogliamo proseguire su questa strada. Tonali ha sicuramente le qualità per giocare nell’Inter, non so se ha la qualità economica per essere acquistato. I parametri li ha tutti per essere un giocatore nerazzurro, ma non conosco quelli di Cellino”.
Werner – “A noi è sempre piaciuto ma non verrà, conosco i motivi e sono vari. Conosco l’opinione del ragazzo e del suo entourage. È vero, ha una clausola, ma non arriverà”.
Cunha – “Lo conosciamo, ha dei buonissimi agenti, molto bravi. Era un giocatore già bravo da giovanissimo e ora in Bundesliga sta confermando il suo talento. Lo seguiremo, questo sì”.
Cavani – “Noi siamo sempre stati attenti al mercato dei parametri zero. Edinson non è una priorità semplicemente perché il nostro parco attaccanti è formato da Martinez, Lukaku e Sanchez. E soprattutto quest’ultimo adesso ha la possibilità di dimostrare il suo valore, poi valuteremo il da farsi. In più c’è Esposito che è bravo ma è giovanissimo e vedremo se mandarlo a fare esperienza. Quindi staremmo parlando di un quarto attaccante e non è Cavani che abbiamo in mente”.
Mertens – “È un giocatore col quale un contatto c’è stato. Era in scadenza di contratto, ma se è rimasto a Napoli sono felice per lui, so che la sua priorità era sempre stata quella”.
Vagiannidis – “Ci stiamo lavorando, siamo sempre molto attenti ai giovani. Anche lui sarà un parametro zero, se lo prenderemo sicuramente lo metteremo a disposizione di Conte e poi lui valuterà il suo percorso migliore”.
Vidal – “In questo momento non è un’opportunità in questo momento. Il nostro centrocampo è forte e vogliamo migliorarlo attraverso la crescita di talenti come Barella e Sensi. Senza dimenticare che poi c’è Eriksen che ha solo bisogno di tempo per ambientarsi al meglio. Io non ho mai visto nessun giocatore pur fortissimo che arriva nel campionato italiano e si ambienta subito”.
Campionato – “Siamo andati anche oltre le aspettative. Abbiamo ricostruito con un grandissimo allenatore come Conte e siamo ancora in corsa in tre competizioni che potranno regalarci delle soddisfazioni. Con Conte abbiamo sempre scelto i giocatori in sintonia, non ne è arrivato neanche uno che non soddisfasse questo requisito“.
Calciomercato – “Prezzi bassi non ce ne sono, anzi, alcuni sono addirittura aumentati! Sembra che ognuno abbia paura a fare il primo passo, avverto preoccupazione. Penso che si andrà per le lunghe e i fuochi d’artificio si faranno a settembre. L’aggettivo di Ausilio per il prossimo mercato, non solo per l’Inter ma per tutti, sarà instabile e imprevedibile”.
Giovani – “Sui giovanissimi la concorrenza è agguerrita, ormai trovi sempre un sacco di squadre che monitorano i talenti. Per questi motivi noi stiamo provando a lavorare sui nostri, e poi guardando quelli che hanno un rapporto qualità-prezzo ancora vantaggioso. Sarà difficile vedere l’Inter andare ad investire 30-40 milioni sui giovanissimi. I famosi 20 milioni spesi per Lautaro vennero sborsati convinti di aver preso un calciatore già pronto per la prima squadra”.
Crescita con Suning – “È normale che me lo aspettassi perché conoscevo le potenzialità di Suning e le idee che ci ha chiesto dall’inizio. Investimenti mirati con grande possibilità di rivalutazione con un lavoro che parte da lontano e per il quale stiamo raccogliendo oggi i primi frutti. Vogliamo continuare ad investire e rendere l’Inter sempre più forte, con il giusto mix di giovani e calciatori esperti“.
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