Ancora Ausilio: “Vi parlo dei nostri obiettivi di mercato. Icardi? Stile di vita esemplare”
Ausilio Inter
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Piero Ausilio ha toccato davvero tutti gli argomenti ai microfoni di Tuttosport e questa è la seconda parte della sua intervista( per chi si è perso la prima, cliccare QUI).
OBIETTIVI DI MERCATO – Ed è qui che parla l’esperto: “Se arriva una punta a gennaio? In estate avevamo deciso di restare con tre punte più giovani. Avremmo piazzato l’ultimo colpo con Bonaventura, affare però legato alla cessione di Guarin. E visto che alla fine il Valencia ci ha proposto solo un prestito, siamo rimasti così. Adesso è presto per fare valutazioni sulla rosa – si passa al dunque – Borini mi piace, ci abbiamo anche provato in estate, ma il Liverpool chiedeva troppo e abbiamo chiuso per Osvaldo, che era la prima scelta di Mazzarri. Baselli e Zappacosta sono due giovani interessanti che seguiamo con interesse. Su Rolando la situazione è questa: il Porto non lo regala ed io non ho voglia di mettermi a trattare con loro. Per Firmino sono andato in Germania, ma mi hanno detto che non bastavano 22 milioni per l’80% e sono tornato a casa senza mangiare. Konoplyanka? E’ vero, è in scadenza. Posso solo dire che anche l’anno prossimo faremo mercato in un certo modo, a meno che non si riuscisse a qualificarsi per la Champions. Schaer? Lo conosciamo molto bene”
WANDA E IL NUOVO ICARDI – Maurito è diventato molto più tranquillo e professionale da quando si è accoppiato con Wanda Nara, in seguito ad un ciclone di gossip: “Io non conosco lei, ma posso raccontare come sia adesso lo stile di vita di Mauro. Non è attratto dalla movida, torna a casa e sta con i tre figli di lei. Si sono sposati, avranno una bambina fra pochi mesi: credo che Wanda gli abbia dato equilibrio e serenità. Professionalmente non posso appuntargli nulla, anzi: Icardi ha fatto tesoro della pubalgia di cui ha sofferto un anno fa e da luglio svolge un lavoro personalizzato aggiuntivo con un preparatore arrivando un’ora prima del previsto al campo”.
KOVACIC E ICARDI: I DUE NUOVI LEADER? – “Sicuramente un giovane, per età ed esperienza, non può essere un leader fatto e finito. Non non abbiamo fatto altro che individuare giocatori sui quali costruire un nuovo percorso. Tra qualche anno parleremo probabilmente dei giovani, ai quali aggiungo Juan Jesus“.
IL NUOVO CAPITANO – “Per motivi comportamentali ed etici meritava quella fascia, in più è italiano e non guasta. Andrea si è sentito responsabilizzato, ha saputo fare gruppo, organizzando cene e incontri con i compagni”.