2 Ottobre 2019

Barcellona-Inter, Materazzi: “I nerazzurri non devono subire gol. Nel 2010, Mourinho ci disse…”

Le parole dell'ex difensore della squadra nerazzurra e protagonista del Triplete

Intervistato ai microfoni di Marca, Marco Materazzi, leggenda dell’Inter, ha parlato della sfida di stasera contro il Barcellona: “I nerazzurri per vincere non dovrebbero subire gol. Nel Barcellona ci sono alcuni dubbi sulla presenza o meno di Lionel Messi, se non dovesse giocare sarebbe una sfortuna per il gioco, ma una fortuna per l’Inter. L’argentino è impossibile da limitare, devi solo sperare che sia in una giornata storta”.

Sulle parole di Mourinho prima della sfida del Camp Nou: “Ci disse che non avremmo dovuto commettere alcun errore per riuscire a passare il turno. Era molto importante fare bene in casa e ce l’abbiamo fatta. Quel Barcellona era una squadra quasi imbattibile, la più forte della sua storia. Dopo il risultato dell’andata arrivammo al Camp Nou con fiducia, nonostante sapessimo le potenzialità di Messi”.

Sull’espulsione di Motta: “Ci fece molto male all’inizio, per un momento abbiamo pensato che fosse finita, soprattutto perché arrivò in modo ingiusto. Poi però ci unimmo e diventammo ancora più forti”.

Sulll’arbitraggio di Benquerenca a San Siro: “Parole, parole, parole… Le parole se le porta via il vento, quello che resta è che abbiamo vinto la Champions League”.

Sull’Inter attuale: “Questa squadra prima deve affermarsi in Italia per poi diventare protagonista in Champions. Non si vince al primo colpo, abbiamo visto ad esempio il Liverpool, ha avuto un processo di crescita di sei/sette anni”.

Sul Barcellona attuale: “E’ una squadra molto forte, ma non incuterà mai paura come quella del 2010, quella squadra non tornerà più. Ora ci sono 3 o 4 fenomeni, mentre prima ce n’erano 10 insieme ad un alieno come Lionel Messi”.

Sulla crescita dell’Inter e gli acquisti dell’estate di mercato: “E’ una squadra solida che subisce pochi gol, sono ben messi dietro la linea della palla, è difficile rendersi pericolosi con loro. Conte ha portato lo spirito di gruppo all’interno dello spogliatoio, soprattutto in un primo momento dove non si può esprimere un calcio particolarmente spettacolare. Godìn? La filosofia di gioco di Simeone e quella di Conte sono simili, inoltre ha portato grandissima esperienza. Sanchez e Lukaku? Il cileno ancora non l’abbiamo visto bene, mentre il belga speriamo possa segnare molto, anche se è un giocatore che lavora tantissimo per la squadra”.

Infine, su Zidane: “Con lui non c’è nessun problema, anzi vorrei fargli i complimenti per i successi che ha raggiunto negli ultimi anni con il Real Madrid”.

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