12 Ottobre 2022

Barcellona-Inter, le PAGELLE: Lautaro e Calhanoglu fenomenali, Gosens rinasce!

I voti dei nerazzurri in campo al Camp Nou

Inter (@Getty Images)

Inter

ONANA 7 – Si consacra nel tempio che fece grande Julio Cesar. Incontenibile: richiama i compagni, incita e litiga con i raccattapalle. Chiamato più volte in causa nei primi minuti, trasmette sicurezza alla squadra nel gioco coi piedi. Risponde in successione alle conclusioni di Dembele, Sergi Roberto, Pedri, Lewandowski e poi di nuovo Dembele fino a perdere il conto. Non può nulla sui tre gol. Miglior prestazione con la maglia nerazzurra e messaggio inequivocabile: la porta è definitivamente sua!

SKRINIAR 5.5 – Meno dentro la partita rispetto agli altri due compagni in una serata in cui da lui ci si aspetta qualcosa in più. E’ lui a perdersi Lewandowski in marcatura sulla rete del pareggio del polacco.

DE VRIJ 6 – Anche stasera gioca una buonissima gara in marcatura a uomo su Lewandowski, ma nel marasma finale anche lui ci capisce poco.

BASTONI 6.5 – Il migliore dei tre centrali, un giocatore ritrovato al 100%. Assist prodigioso per il gol di Barella e personalità finalmente ritrovata.

–> 85′ ACERBI s.v.

DUMFRIES 6.5 – Match per buona parte di contenimento, va vicinissimo al vantaggio su contropiede orchestrato da Barella, ma ter Stegen compie una super parata. Nel secondo tempo trova più campo e domina nel duello con Marcos Alonso.

BARELLA 7.5 – Ma quanto è forte Barella? L’uomo in più dei nerazzurri questa sera al Camp Nou. Lotta, ruba palloni e arma i contropiedi con la sua velocità. E segna pure la rete del pareggio che cambia la partita e l’atteggiamento dei nerazzurri con un inserimento da attaccante. Quando sta così bene è tra i migliori nel suo ruolo.

–> 85′ ASLLANI 5 – Imperdonabile l’errore in zona recupero, avesse servito Mkhitaryan a colpo sicuro, l’Inter sarebbe già agli ottavi.

CALHANOGLU 7.5 – Dominatore assoluto contro gli inventori del tiki taka. Dopo una prima frazione di sofferenza, sale in cattedra nella ripresa. Fisicamente sta benissimo e lo dimostra facendo la voce grossa, da una sua invenzione totale nasce la rete del vantaggio di Lautaro Martinez.

–> 76′ GOSENS 7.5 – La rete della rinascita! Commovente l’esultanza con l’abbraccio di tutta la squadra che certifica il brutto momento vissuto dal tedesco. Allo scadere solo un miracolo di ter Stegen gli evita la doppietta su uno stacco aereo spettacolare.

MKHITARYAN 6 – Inizia con un super intervento sulla linea di porta ad evitare il gol di testa di Lewandowski. Si perde Sergi Roberto in occasione della rete blaugrana. Ma si sbatte tanto ed è utile soprattutto in uscita, sufficienza ampiamente meritata. Con un pizzico di altruismo di Asllani avrebbe siglato il gol vittoria.

DIMARCO 5.5 – Stavolta Xavi inverte gli esterni e la mossa mette in crisi Dimarco. Raphinha lo sollecita colpo su colpo e non gli lascia tregua, proprio il brasiliano lo sorprende in occasione della prima rete blaugrana su una lettura superficiale.

–> 67′ DARMIAN 6 – Poco appariscente, ma tutto sommato efficace. Si limita a difendere.

DZEKO 6.5 – Sfortunatissimo in occasione della traversa colpita, ma fisicamente sta bene ed è un pericolo costante per gli avversari. Partita generosa, al servizio del compagno di reparto. Cala vistosamente nel secondo tempo e Inzaghi lo richiama in panchina in vista dei prossimi impegni.

–> 76′ BELLANOVA 6.5 – Entra con grandissima personalità davanti ad oltre 92mila tifosi. La gamba viaggia e lui la lascia andare: il suo impatto è una delle migliori notizie tra le tante di questa sera.

LAUTARO MARTINEZ 8 – Una voglia matta di spaccare il mondo. Sul recupero palla di Calhanoglu detta subito il movimento, chiama il pallone, poi lo controlla e mette a sedere Eric Garcia prima di scaricare la sua rabbia sulla conclusione che colpisce i due pali prima di entrare in rete. Mette fine ad un’astinenza che andava avanti dallo scorso 30 agosto.

INZAGHI 7 – Altro che autobus davanti alla porta! L’Inter usa la propria identità per mettere sotto i blaugrana e sfiorare un’impresa storica allo Spotify Camp Nou. Partita dominata a larghi tratti con coraggio e personalità, si è rivista la formazione che aveva incantato nella fase centrale della passata stagione. Addio crisi e bravissimo Inzaghi, l’Inter è davvero tornata!