24 Luglio 2019

Barella: “Volevo solo l’Inter, alternative? Il Cagliari. Le chiamate di Conte mi hanno fatto sentire importante”

Le parole del neo acquisto dell'Inter Nicolò Barella

E’ stato l’acquisto più chiacchierato – per il momento – dell’estate dell’Inter. Dopo un lungo corteggiamento ed un tira e molla andato avanti per molto tempo con il Cagliari, Nicolò Barella è diventato un giocatore nerazzurro. Aggregatosi con la squadra dalla tournée asiatica, il centrocampista della Nazionale ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport della trattativa che lo ha portato a Milano e del tecnico Antonio Conte che lo ha fortemente voluto in rosa:

OFFERTA DEL NAPOLI – “Ho condiviso con il Caglairi un programma preciso: restare fino a giugno e poi decidere cosa fare. Sapevo dell’interesse del Napoli ma non avevo intenzione di cambiare squadra durante la stagione. Sì ho rifiutato un’offerta importante dei partenopei, ma nella mia carriera ho sempre messo davanti a tutto l’ambizione ed il bene della mia famiglia, non i soldi”.

INSERIMENTO DELLA ROMA – “Il presidente Giulini aveva un accordo con i giallorossi, ma gli ho spiegato che se non fosse riuscito a trovare un’intesa con l’Inter, sarei rimasto a Cagliari. Non dovevo scappare da casa mia, ero tranquillo e non avevo fretta. Poi per fortuna i due club hanno firmato”.

LEGAME CON IL CAGLIARI – “Non volevo andar via a tutti i costi, ma l’offerta dell’Inter era un’occasione da non farsi sfuggire per il bene della mia carriera. Addio o arrivederci? Nel calcio può succedere sempre di tutto, lascio le porte aperte. Al momento della firma sia io che Giulini eravamo felici, c’è un bel rapporto e ci siamo fatti l’in bocca al lupo e spero che il Cagliari raggiunga i suoi obiettivi il prossimo anno. So che una parte dei tifosi non ha preso bene il mio addio, ma anche se ci dovessero essere dei fischi non andrò contro la mia gente, accetterò tutto. C’è un forte legame con la Sardegna e mi dispiace che qualcuno non abbia capito la mia scelta. Ho sempre dato tutto per il club e ora farò lo stesso con l’Inter perché sono un professionista. 

RAPPORTO CON CONTE – “Sì mi chiamava in vacanza ed è stato gratificante, mi sono sentito importante se uno dei migliori allenatore al mondo ti vuole in rosa. Allenamenti? Sicuramente i più duri insieme ai famosi gradoni di Zeman, il ritmo è sempre alto e si corre sia con la palla che senza. E’ stata dura i primi tempi tenere i ritmi di Conte. E’ maniacale in tutto e non lascia davvero nulla al caso”.

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