Stefano Barigelli, direttore de La Gazzetta dello Sport, sulle colonne della Rosea ha commentato le sei vittorie di fila conquistate in campionato da parte dell’Inter, risorta dopo l’eliminazione dalla Champions League.
Ecco le sue parole: “L’Inter, che è una specialista assoluta nel complicarsi la vita, nelle ultime settimane invece è riuscita a semplificarla: via dalla Champions, concentrazione massima sul campionato, difesa difficile da superare come ai bei tempi, attacco efficace. Conclusione: 18 punti in sei partite, 16 gol fatti, appena 5 subiti. Non solo: man mano che la striscia vincente si è rafforzata, la polemica su Eriksen s’è indebolita. Così l’Inter da grande malata d’Italia, ora è guarita e corre per lo scudetto: nel calcio non esiste vaccino più potente del risultato”.
Ora assalto allo scudetto: “Il club e Conte sono stati bravi a gestire l’uscita dall’Europa limitando non solo i danni, ma trasformando l’eliminazione in una leva per risollevare la classifica. L’Inter ha una sua strada certa, anche se faticosa, per arrivare a vincere. La Juve la sta trovando. Pirlo ha però una rosa più forte, per questo Conte ha chiesto di adeguare la propria. Lo fece anche l’anno scorso, ma al posto di Vidal arrivò il danese dal Tottenham. Come è andata lo sappiamo. Stavolta il club cercherà di fare il massimo con il minimo a disposizione. Come ripetuto ampiamente la priorità del club è abbassare le spese, prima di trattare qualsivoglia nuovo ingresso. Insomma: fuori Eriksen e Nainggolan, poi si vede. Tra il 6 gennaio e il 17 la Juve affronterà il Milan, quindi l’Inter. Gli scontri diretti definiscono sempre i rapporti di forza, a maggior ragione stavolta. Niente di conclusivo, per carità, ma di delineato sì”.
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