Antonio Conte ci ha puntato, lo ha lanciato alla sesta giornata della scorsa stagione e da quel momento non ha mai lasciato il campo. Alessandro Bastoni è indiscutibilmente una delle note più liete dell’ultimo anno di Inter, vissuto in un percorso in continuo crescendo che ora lo ha portato ad essere anche leader della nazionale. “Può diventare il nuovo Chiellini“, ha detto di lui il CT degli Azzurri Roberto Mancini. Un talento particolare, quello di Basto, che emergeva fin dalle esperienze giovanili con l’Atalanta e che ha spinto l’Inter ad investire su di lui 31 milioni di euro quando aveva solo 18 anni.
Nel suo intervento su Calciomercato.com, però, il noto esperto di mercato Fabrizio Romano ha spiegato due retroscena relativi a quell’affare. Il primo riguarda l’uomo che è stato dietro a tutta la trattativa: Piero Ausilio, il tanto vituperato ds dell’Inter che ha centrato un’operazione-capolavoro. Il secondo, invece, riguarda proprio la cifra: i milioni spesi sono stati sì 31, frutto però di una “somma” tra i 20 inizialmente pattuiti (di cui 10 fissi e 10 di bonus) ed i 18 totali spesi dall’Atalanta per acquistare dai nerazzurri Eguelfi (6), Bettella (7) e Carraro (5). La somma totale, al netto dei bonus centrati e non, risulta quindi 31, per un difensore che ad oggi ne vale almeno il doppio ed è anche pronto a rinnovare il suo contratto con il club.
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