“Da piccolo sognavo l’Inter e San Siro”. Ha parlato così Alessandro Bastoni, protagonista dell’ultimo episodio del format di DAZN “Day off”. Il difensore nerazzurro ha raccontato dei suoi inizi fino alla consacrazione con i nerazzurri. Questi alcuni estratti:
IDOLO – “Sergio Ramos è il mio idolo difensivo, quello che seguo più di tutti in assoluto come carattere, giocatore e personalità. Voglio diventare come lui; per il mio compleanno, tramite il mio procuratore, ho avuto la sua maglia firmata e scambiato qualche parola con lui su Instagram”.
SOPRANNOME JERRY – “Tutto ha avuto inizio a Parma con Dimarco che dava soprannomi di animali a tutti. Io ho braccia lunghe e gambe lunghe, quindi sono diventato Jerry come la giraffa e sono rimasto Jerry per tutti, anche qui all’Inter. É importante rimanere sempre un po’ bambini con spensieratezza e leggerezza”.
SU CONTE – “Mi ha consacrato. A lui devo il 90% di quello che sono oggi, mi ha trasmesso tanto a livello tecnico e mentalità: non è da tutti far giocare da titolare un giovane in una squadra che doveva ripartire”.
IL NUMERO 95 – “É l’anno di nascita di mio fratello più grande: è una promessa che gli ho fatto”.
LA BATTUTA SUL NOME – “Mia figlia si chiama Azzurra Agnese. Se facciamo un’altra figlia, pensiamo di chiamarla Nera, così avremo Nera e Azzurra (ride,ndr)”.
MATERAZZI – “É un ragazzo splendido, lo sento e vedo spesso, mi dà consigli ed è interista fino al midollo. È un grande punto di riferimento per me. Triplete? Proverò a copiarlo, spero di riuscirci”.
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