Intervistato ai microfoni di Sky Sport, uno dei simboli della vittoria dello Scudetto dell’Inter come Alessandro Bastoni, ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha ripercorso le fasi salienti dell’ultima stagione. Il difensore, però, per prima cosa ha aperto nettamente alla possibilità di rimanere per tutta la carriera in maglia nerazzurra, nonostante nel 2024 sia diventato complicato anche solo immaginare una cosa del genere per qualsiasi calciatore.
Queste la parole del difensore: “Io me lo sento di dirlo, specialmente dopo la festa e la manifestazione d’affetto. Quando le cose vanno bene è chiaro che è facile festeggiare ed essere tutti felici, ma purtroppo son passato anche da delusioni importanti, come la perdita dello scudetto, quella in Champions League. Anche lì abbiamo sentito tanto l’affetto dei nostri tifosi, e posso dire che mi sento di ripagarlo”.
RUOLO – “Fa piacere essere un po’ la vetrina di quello che è il calcio moderno. È un’evoluzione che è arrivata con mister Inzaghi perché prima era il 3-5-2 classico, cosa che adesso difficilmente manteniamo. A me piace entrare in campo, allargarmi. Abbiamo un’intesa e una sintonia dove tutti sappiamo cosa farà il nostro compagno, abbiamo fiducia l’un l’altro”.
INZAGHI – “Si è visto anche sul pullman, durante i festeggiamenti, il rapporto che c’è col mister. Ci ha trasmesso qualità e tranquillità per andare in campo e giocare a calcio, perché di questo si tratta”.
CAPITANO – “Lautaro ha ereditato una grande responsabilità, avevamo Samir fino all’anno scorso che è una personalità dentro lo spogliatoio incredibile. Non era facile sostituirlo. Interpreta questo ruolo in maniera diversa, perché ha un’età diversa quindi si affida a chiedere consigli anche a noi ‘anziani’ del gruppo ed è una cosa che mi fa molto piacere perché sensibilizza e responsabilizza un po’ tutti. Mi piace come interpreta il ruolo di capitano”.
THURAM – “È quello che mi ha sorpreso più di tutti. Non pensavo potesse avere un approccio così forte nel nostro calcio. Ci avevamo giocato contro col Borussia Monchengladbach e non mi aveva impressionato così tanto. Invece ti accorgi di quanto sia, oltre che fisicamente straripante, intelligente nei movimenti e quanto lavori per la squadra. Quindi se devo dirti uno che mi ha impressionato ti dico Marcus”.
FUTURO – “L’ho detto qualche settimana fa in allenamento, dopo la tempesta esce sempre il sole e nel calcio la cosa più difficile è confermarsi. Ci aspetteranno tutti al varco a partire dalla prossima stagione, saranno tutti pronti a puntarci il dito non appena smetteremo e noi abbiamo tanta voglia di ripeterci nonostante tanti di noi sono ancora giovani. Abbiamo tanta voglia di vincere ancora e ci proveremo a farlo”.
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