Per Alessandro Bastoni quella tra Inter e Atalanta non sarà una sfida qualunque. Cresciuto nel vivaio della Dea, fucina inesauribile di grandi talenti, è poi diventato grande all’Inter, guadagnandosi la nazionale e l’appellativo di predestinato.
Come analizzato da La Gazzetta dello Sport odierna, sotto le direttive di Antonio Conte, Bastoni si è sgrezzato, diventando un difensore più completo e coinvolto nella manovra. Bravo sia a anticipare le mosse avversarie, inserendosi nelle linee di passaggio per evitare la palla arrivi a destinazione, sia a rilanciare il gioco, come dimostra la quantità impressionante di lanci lunghi (103) contro i 50 dei compagni di reparto. I suoi inoltre non sono rinvii alla meglio, ma vere e proprie occasioni per ripartire, come dimostrato dallo splendido lancio di 60 metri che ha regalato a Barella il goal del 2 a 0 in Inter-Juventus.
Nei 3 dietro è sicuramente il più coinvolto nella fase offensiva, ma tutti e 3 i centrali supportano il nuovo gioco corale, senza però trascurare il compito primario di proteggere Handanovic, che nelle ultime 6 uscite ha subito solo 2 reti. La difesa migliore del campionato si ottiene anche così: non solo staticità, ma anche corsa, fosforo e piedi buoni.
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