Perché sarà battaglia legale tra Zhang e Oaktree
Suning non vuole mollare l'Inter
Il destino societario dell’Inter si deciderà nelle prossime ore, ma l’esito sembra essere sempre più scontato: il club passerà sotto il controllo di Oaktree, con l’inevitabile addio di Steven Zhang. L’attuale presidente, però, non sembra intenzionato ad abbandonare così facilmente i nerazzurri. Al contrario, lo scontro con il fondo californiano è un’ipotesi molto concreta.
Come racconta anche La Gazzetta dello Sport, la vicenda tra Suning e Oaktree si sposterà sicuramente sul piano legale, con al centro la vicenda legata all’accordo con Pimco, saltato a pochi giorni dalla scadenza del prestito. Per la famiglia Zhang sarebbe stata Oaktree a far saltare la trattativa, facendo ostruzionismo (a causa del mancato incasso della clausola del 20% sulla cessione del club); al contrario, il fondo statunitense sostiene che con Pimco non ci fosse nulla di realmente definito.
Una posizione quella di Suning e della famiglia Zhang che l’attuale presidente nerazzurro ha fatto emergere con forza nel comunicato di sabato, nel quale si afferma che i suoi sforzi sarebbero stati “esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree”.
Una situazione che, stando sempre alle parole di Zhang, rischia di provocare un “rischio” per l’Inter, mettendone a “repentaglio la stabilità”. Oaktree, dal canto suo, ha scelto la strada del silenzio, preferendo non rispondere al comunicato.
Un rapporto ormai irrimediabilmente incrinato, che poterà quasi sicuramente al cambio di proprietà, ma che non terminerà la vicenda, con Zhang ostinato a non mollare la società. La battaglia legale sarà inevitabile e entrambe le parti manterranno salda la propria posizione. A meno che non venga confermata l’ipotesi, paventata da la Repubblica, di un maxi indennizzo da parte di Oaktree a Suning, con il fine di chiudere subito la vicenda.
Il rischio per l’Inter è che questi strascichi giudiziari, di cui per ora è difficile prevedere risvolti e durata, possano inficiare anche sulle strategie operative dei dirigenti.