Intervistato questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Rafa Benitez ha commentato quella che è stata la sconfitta dell’Inter lo scorso lunedì in finale di Supercoppa Italiana contro il Milan: “E’ chiaro che dopo una gara del genere nell’ambiente possa prevalere lo sconforto e un pizzico di ansia. Ma queste sensazioni, nello spogliatoio, durano un attimo quando hai come l’Inter giocatori di così enorme spessore”.
Lo stesso tecnico spagnolo non si sarebbe mai aspettato un crollo del genere durante la ripresa dei nerazzurri: “La sconfitta di Riad, nella finale di Supercoppa, è sorprendente: lo è soprattutto ripensando che dopo circa un’ora di gioco l’Inter era in vantaggio di due gol, sembrava in totale controllo della situazione, non dava alcun cenno di cedimento o di preoccupazione. Poi, chissà cosa e successo: può essere scattato nella squadra, inconsapevolmente, un senso di sicurezza, che quel risultato aveva scatenato, o non solo. Perché penso comunque che altro sia accaduto: la reazione del Milan è stata decisa e decisiva; l’ingresso di Leao ha cambiato la sfida ed ha consentito ai rossoneri di poter avere un uomo capace di creare la superiorità. E l’infortunio di Calhanoglu forse ha tolto sicurezza, autorevolezza e palleggio ai nerazzurri nel finale, quando sarebbe servito più sangue freddo”.
Secondo Benitez l’Inter rimane la formazione italiana più forte in questo momento, ma non potrà più concedersi altri passaggi a vuoto da qui in avanti: “L’Inter resta comunque una squadra forte, molto forte, e ora deve dimostrare nel breve periodo di aver dimenticato la sconfitta in Supercoppa o anche di averne tratto insegnamenti utili in futuro, in situazioni eventualmente analoghe. Ma va sottolineato che fino al 47′ della partita di Riad c’era in tutti la convinzione di essere di fronte ad un’Inter ricca di talento e anche di personalità e non sarà una sconfitta – chiaramente dolorosa – ad alterare il giudizio, ignorando cosa sia stato il vissuto di questi giocatori e la loro forza tecnica. Però la reazione deve essere immediata, non è il caso di concedersi altre pause, perché soltanto con le vittorie si buttano via quei retropensieri che gare del genere finiscono per generare”.
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